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Bocconi avvelenati: appello dell’Enpa Valdarno a veterinari, Asl e sindaci

Bocconi avvelenati in Valdarno. L’Enpa lancia un appello alla massima attenzione e ricorda i contenuti dell’ordinanza ministeriale che obbliga Asl e veterinari liberi professionisti a denunciare all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale i casi riscontrati.
In questi primi mesi dell’anno i volontari hanno ricevuto continue segnalazioni da Loro Ciuffenna, Matassino, Reggello, Levanella, Figline e Terranuova e “per quanto ci è dato sapere – spiegano – il veleno è mescolato con carne ed interiora di animali, in un caso è stato rilevato uno stomaco di pecora. Basilare è un pronto intervento per salvare l’animale”. Una pratica non semplice soprattutto nelle colonie feline dove i gatti vivono in libertà e spesso ci si accorge di quanto successo quando ormai è troppo tardi.
Ma i bocconi avvelenati sono un rischio anche per le persone e per l’ambiente e non a caso l’ordinanza del Ministero della Salute all’articolo 7 prevede che il sindaco, qualora l’Istituto Zooprofilattico non escluda il sospetto di avvelenamento, bonifichi la zona interessata e segnali con un’apposita cartellonistica il luogo dove sono state rinvenute le esche. Di qui un altro richiamo ai primi cittadini della vallata ad attuare tutte le misure necessarie per scoprire, denunciare e reprimere il fenomeno.
“Come Enpa non possiamo assistere con rassegnazione a questo ripetersi di atti vigliacchi e criminali e invitiamo quanti hanno prove o sospetti a rivolgersi a noi. I nostri avvocati – concludono – saranno a disposizione per le denunce del caso”.

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