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Caro bolletta. Sos del sindaco di Cavriglia. “Il Governo intervenga, altrimenti le conseguenze saranno gravissime”

“Sul rincaro bollette il Governo intervenga velocemente, perché si rischiano conseguenze gravissime anche nel nostro territorio”. E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato nelle ultime ore dal sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni. I costi energetici, infatti, stanno creando grossi problemi a molte aziende e in Valdarno una di queste ha già annunciato che, in assenza di novità, il 15 febbraio bloccherà per quattro mesi la produzione. E’ la Ivv di San Giovanni. “Questo è un argomento di cui si parla ancora troppo poco e di cui mi aspetto interventi urgenti ed efficaci da parte dell’esecutivo nazionale – ha detto Sanni – È un dramma che rischia di avere ricadute tremende in tutto il nostro paese, Valdarno e Cavriglia compresi ovviamente. Non è un problema solo per le aziende, ma anche per le famiglie. Il rincaro del costo dell’energia non lo pagheremo una sola volta nella bolletta, ma quotidianamente nell’acquisto di molti prodotti, nei generi alimentari e perfino nell’acquisto del pane. È un effetto a catena nella società devastante per i cittadini e per l’economia”. Il sindaco di Cavriglia ha poi preso in esame i dati di Cna. Per le imprese del comparto costruzioni l’importo della bolletta è aumentato del 33,1% tra il 2019 e il 2021, per i trasporti l’impennata è stata del 31,9% e per la manifattura del 29,9%. Incrementi del 21,4% per il commercio, 18,6% per la filiera del turismo e 23,3% per gli altri servizi.
Per fronteggiare il caro-energia il 53% delle imprese si vedrà costretto a ritoccare i listini in particolare manifattura e costruzioni, mentre il 66% delle imprese di trasporto, il 64% dei servizi alle imprese e il 56% dei servizi alla persona hanno annunciato che manterranno invariati i prezzi. L’impennata dei costi energetici provocherà un taglio dei margini di guadagno per il 77,5% del campione. Il 10,6% prevede di ridurre la produzione e il 6,8%, pari a 200mila imprese, prospetta il fermo dell’attività a causa di costi insostenibili con punte del 24% nel settore del turismo. Per il 17% del settore servizi alle imprese non ci sarà alcun impatto significativo e per l’11% delle costruzioni. “Questi dati fanno rabbrividire perché dietro le imprese ci sono gli esseri umani – ha aggiunto Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – E se le conseguenze saranno licenziamenti e impennate dei prezzi, le conseguenze per la nostra economia saranno decisamente pesanti e tutti, nessuno escluso, pagheremo le conseguenze di questa situazione. Il governo sta lavorando ad alcuni provvedimenti urgenti da adottare per fronteggiare la situazione. Mi auguro che arrivino quanto prima, è necessario, urgente e fondamentale agire subito e con massima attenzione. Ne va della tenuta economica e sociale di tutto il nostro paese. Ed in un momento difficile come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia questa situazione non ci voleva davvero”.

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