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“Centomila orti in Toscana”. Finanziamento al Comune di Terranuova

A Terranuova Bracciolini si sviluppa ulteriormente il progetto degli orti sociali. Per la seconda volta l’ente si è infatti aggiudicato il finanziamento regionale nell’ambito dell’iniziativa “Centomila orti in Toscana”, che punta a rivitalizzare aree marginali o poco sfruttate. Le risorse ammontano a 6.300 euro e consentiranno di sviluppare gli orti preesistenti realizzati dal Comune nel 2017 con il supporto dell’Associazione il Grano e le Rose ed in collaborazione con l’Associazione Pandora.
“Le attività avviate con il precedente progetto – ha detto il Sindaco, Sergio Chienni – hanno prodotto la nascita di un complesso di cinque orti diffusi su tutto il territorio comunale, ognuno con una peculiarità in funzione del contesto in cui è collocato. Si è trattato di un’iniziativa apprezzata dalla comunità, uno spazio all’aperto condiviso e vissuto. Per queste ragioni abbiamo deciso di ricandidarci al bando regionale e continuare a sostenere un percorso iniziato ormai da tempo con il progetto Social_ Mass_Orto_Giardino. Ringrazio le associazioni che curano l’iniziativa e i cittadini che ne prendono parte con passione”.
Gli spazi individuati per il progetto coinvolgono la Biblioteca Comunale “Le Fornaci” con l’Orto cultura; il resede retrostante la sede dell’Associazione Bocciofila con Orto aperto; l’area verde comunale nel quartiere Pernina con Orto di quartiere; il cortile della scuola dell’infanzia con Orto di classe; lo spazio retrostante la ex scuola della frazione Penna con Orto contaminato. Ciascuna di queste aree è stata allestita e vissuta in funzione del contesto specifico a cui è legato, valorizzandone le peculiarità (intercultura, didattica, incontro intergenerazionale, partecipazione al bene comune, multisensorialità) ma cercando anche il più ampio coinvolgimento dell’intera rete degli orti.
“In questa seconda fase progettuale – ha detto l’assessore alla cultura, Caterina Barbuti – essendo gli orti già avviati, ed avendo acquisito ciascuno una identità specifica, abbiamo deciso di individuare specifiche azioni volte a promuovere la sostenibilità e la tutela della biodiversità, sensibilizzando sui temi dell’alimentazione attraverso attività esperienziali e buone pratiche. L’auspicio è quello di coinvolgere in questa esperienza ancora di più la comunità, in uno scambio alimentare che è anche culturale e
valoriale”.

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