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Che notte quella notte: 50 anni fa a Milano il record sugli 800 metri di Fiasconaro. 50 anni fa…oggi

La vecchia arena napoleonica piena di gente in una serata altrettanto colma di umidità, zanzare e quel senso di appiccicoso che non te lo levi mai di dosso. In pista un “cavallo” italiano, dalla falcata stilisticamente imperfetta ma possente, mangia metri su metri nella nuova pista di tartan .
Il suo nome è Marcello Fiasconaro ,ha 24 anni e viene dal Sudafrica: dal rugby passa per caso all’atletica leggera, una manciata di gare e…voilà, già veste la maglia azzurra dell’Italia, la patria di papà Gregorio, palermitano. L’evento è la sfida fra le nazionali di Italia e Cecoslovacchia , l’avversario da battere il temutissimo Placky. Ma Fiasconaro forza fin dall’inizio, la falcata ampia ed efficace: al traguardo il cronometro segna il tempo di 1’44″3, Paolo Rosi in TV racconta l’impresa mentre un accaldatissimo Primo Nebiolo corre in pista per abbracciare il neo primatista del mondo. Cancellati, Snell, Doubell e Wottle i detentori precedenti…per questo che rimane ancora oggi dopo 50 anni il record più longevo della nostra atletica. Vi si sono avvicinati nel tempo Longo ed il povero Sabia ma…niente da fare ed il crono di Marcello rappresenta sempre tanta roba se si pensa che solo dieci atleti dopo di lui hanno fatto meglio e, fra questi, il keniano Rudsha, attuale primatista mondiale con un crono pazzesco, 1’40″91. Ma a distanza di 50 anni la cavalcata di Fiasconaro rimane una delle immagini più iconiche del nostro sport e ha il sapore e l’odore della giovinezza.

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