Non si placano le polemiche sulla decisione dell’assemblea dell’Ato, che ha dato il via libera all’aumento dei compensi per gli amministratori di Sei Toscana.
A prendere posizione anche il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che ha ricordato come questa scelta rappresenti la classica goccia che fa traboccare il vaso, in quanto è legata a logiche di gestione dettate dal business e lontane anni luce dall’ottimizzazione di un servizio e dalle esigenze del cittadino.
“Ho accolto con favore la sollevazione e l’indignazione espressa in questi giorni da molti sindaci nei confronti di una decisione che considero politicamente inaccettabile – ha aggiunto la Chiassai – . Ritengo tuttavia che non solo si debba tornare indietro dall’incremento degli emolumenti, ma che si debba avviare un percorso di profonda rivalutazione di tutto il sistema di smaltimento dei rifiuti, che mostra complessivamente e quotidianamente evidenti criticità e inefficienze”.
Il riferimento è all’inchiesta sull’Ato Rifiuti che ha portato anche al commissariamento di Sei Toscana e alle richieste della stessa società per un’integrazione, con tanto di ricorso presentato al Tar contro l’Ato, per ulteriori costi sostenuti, che potrebbero ricadere sui 105 Comuni.
“Una serie di circostanze imbarazzanti, accadute in questo anno, che confermano, da una parte, l’impotenza degli amministratori locali di controllare e di incidere sulle modalità di funzionamento del servizio – ha detto la Chissai – e dall’altra la necessità urgente di intraprendere azioni forti da parte dei sindaci per un ritorno a un controllo più diretto dei Comuni, chiedendo anche un passo indietro della Regione sull’area vasta, a tutela soprattutto del cittadino”.
La prima cittadina di Montevarchi, quindi, si adopererà, insieme al sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna, per richiedere la convocazione straordinaria dell’assemblea dei sindaci dell’Ato Toscana Sud e si è augurata una posizione unitaria di tutti i sindaci del Valdarno in sede di Ato.