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Figline Incisa. Nessun accordo sull’organizzazione del 118. Giulia Mugnai: “E’ inaccettabile”

Non è stato raggiunto nessun accordo sull’organizzazione del 118 e stamani c’è stata una fumata nera al tavolo che si è riunito in municipio a Figline. Erano presenti la Sindaca Giulia Mugnai, le associazioni di volontariato coinvolte nel servizio di emergenza (Croce Azzurra di Figline, la Croce Rossa di Incisa e l’Arciconfraternita di Misericordia di Figline e la Ausl Toscana Centro, rappresentata da Simone Magazzini e da Piero Paolini, del Dipartimento Emergenza e area critica. A loro è stata chiesta la conferma del medico h12 su Incisa, in supporto a quello presente h24 su Figline.
Ma l’azienda sanitaria ha sottolineato l’impossibilità di garantire la presenza di un medico del 118 a Incisa, poiché al momento non dispone di un sufficiente numero di professionisti tali da garantire la copertura medica nei vari presidi. Di fronte a questa posizione, Sindaca e rappresentanti associativi hanno rilevato l’impossibilità di trovare un’intesa e hanno deciso di riaggiornare il tavolo, alla presenza del direttore generale Paolo Morello Marchese.
“Abbiamo convocato il tavolo di stamani per discutere, con tutti i soggetti coinvolti, del futuro del 118 territoriale, nell’ottica di trovare un accordo sulla sua organizzazione – ha spiegato la Sindaca Mugnai -, ma non è stato possibile raggiungerlo, perché ad oggi non ci sono sufficienti garanzie sul reintegro del professionista sul territorio. Nonostante gli incontri precedenti, le posizioni dell’Amministrazione comunale, delle associazioni e dell’Ausl restano, quindi, distanti, dal momento che i rappresentanti dell’azienda sanitaria ci hanno segnalato una carenza di organico in servizio su tutto il territorio. Per questo, con prospettiva futura, va chiarito quali sono le intenzioni dell’Ausl in merito all’organizzazione del 118 su Figline e Incisa Valdarno, fermo restando l’importanza e la necessità di vedere presidiato e rafforzato, con un professionista a Incisa, il nostro presidio territoriale”
“L’interruzione del presidio da parte del medico, e la presenza sostitutiva dell’infermiere, ci è stata rappresentata dall’Asl come soluzione estiva, limitata al periodo di ferie del personale sanitario – ha sottolineato il Presidente regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi -.In realtà, ad oggi, l’Ausl non ha manifestato alcuna volontà di reintegro del servizio medico, ma al contrario continua a mantenere il presidio infermieristico. Ritengo quindi che una riorganizzazione del servizio di questo tipo, sganciata da un piano organico completo e puntuale, sia inaccettabile sia dal punto di vista del metodo che del merito”.

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