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Figurine che ritornano. Il Lecco, guarda chi si rivede…

Quell’incipit manzoniano, il lungo lago e lo stadio così civettuolo con le “Grigne” a fare da sfondo ed il pubblico a soffiarti quasi sul collo. E quelle…maglie ,decisamente insolite, a strisce blu e celesti. Il Lecco calcio, dopo oltre 50 anni è di nuovo ad un passo dalla serie B, sarà sufficiente non perdere domenica la gara di ritorno contro il Foggia allo stadio “Rigamonti- Ceppi”, dedicato ad uno degli eroi di Superga e al presidentissimo lariano che portò la sua squadra fino alla massima serie nazionale. Si sfoglia l’album Panini e affiora la nostalgia: ecco Nyers l’apolide, già cannoniere terrificante nell’Inter di Foni, ecco il “gringo”, ovvero Sergio Clerici e poi Azzimonti, Pasinato, persino Antonio Valentin Angelillo.
E un po’ di storia anche nostra: il Sangiovannese Piero Bartoli contribuì alla promozione della squadra di Piccioli in serie A ed il Lecco fu poi l’avversario della Sangiovannese nella finale di Coppa Italia 1977: la partita si giocò chissà perché in terra lombarda, finale secca e successo blu celeste per 2-1 contro gli azzurri da poco tornati negli inferi della quarta serie nazionale.
E ancora il mio buon Beppe Sannino protagonista della vittoria in serie C2 nei primi anni 2000 con tanto di maglia della vittoria che conservo gelosamente fra le mie cose. Gli aquilotti lecchesi corrono…sentendo il fruscio dei remi sulle acque del lago e sognano il ritorno nel calcio che conta.

Nella foto in alto il distintivo storico del Lecco dalla collezione di Lorenzo Pelagani

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