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Iniziata l’avventura solitaria in mezzo al mare dello skipper montevarchino Cappelletti

“Ci siamo, è il grande giorno.” Francesco Cappelletti, lo skipper montevarchino, ha affidato al suo profilo Facebook le sue sensazioni in vista della partenza, avvenuta ieri, dell’avventura in solitario in mezzo al mare. Non ha potuto partecipare alla competizione principe, la “Golden Globe 2018, il giro del mondo non stop in solitaria, che ha preso il via il 1 luglio scorso, ma la direzione gli ha concesso comunque la possibilità di rimanere dentro l’evento come “indipendente” e unico concorrente nella ‘Carozzo Class’.
“Ho deciso di non beneficiare del fatto che non sono sottoposto ai limiti imposti dal regolamento della Golden, pertanto non avrò internet. Comunicherò con la radio SSB”, ha aggiunto Cappelletti, che ha poi voluto ringraziare tutte quelle persone che tramite una raccolta fondi in crowdfunding, gli hanno permesso di scendere in acqua. Una possibilità che non ha invece potuto sfruttare per la gara madre per eccellenza, la Golden Globe, la cui prima edizione risale addirittura al 1968. Gli organizzatori avevano concesso a Cappelletti la possibilità di unirsi alla manifestazione entro il 7 luglio, ma lo skipper si è arreso perché non è riuscito nell’impresa di reperire le risorse necessarie, che erano molto ingenti. Al velista montevarchino è stata però concessa la possibilità di partecipare all’evento non in maniera ufficiale, ma come “indipendente” nella “Carozzo Class”, legata al nome di Alex Carozzo, il primo italiano a partecipare alle grandi regate oceaniche in solitario. Moltissimi gli attestati giunti, nelle ultime ore, a Cappelletti.
Tramite i social network l’incitamento di amici, conoscenti, ma anche di semplici appassionati di vela, che hanno voluto fargli in maniera diretta un grande in bocca al lupo. Francesco è partito ieri da Les Sables D’Olonne, città francese affacciata sull’Oceano, nella regione della Loira. Il suo viaggio durerà molti mesi. Resterà in contatto con gli altri skipper e tracciato dal Race Control. Il velista valdarnese, negli ultimi cinque anni, ha fatto della vela la sua professione ed è Ocean Yachtmaster, massima certificazione rilasciata dalla RYA inglese. Adesso si appresta a vivere comunque un’avventura importante, per certi versi irripetibile.

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