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La Csai: “lavoro a pieno regime all’interno di Podere Rota nel pieno rispetto delle norme di sicurezza”

Lavoro a pieno regime all’interno degli impianti di Podere Rota, nel comune di Terranuova Bracciolini. Come ha annunciato la Csai, per evitare che all’emergenza Coronavirus si aggiunga anche quella dei rifiuti, nel sito si lavora a ritmo sostenuto non solo per trattare i residui domestici indifferenziati ma anche per garantire, in via eccezionale, uno sbocco a quelle frazioni che attualmente non è possibile avviare a recupero di materia o di energia. “La chiusura temporanea di molte attività industriali ha comportato infatti una drastica riduzione della domanda di materie prime seconde – ha spiegato la società – mentre i pochi termovalorizzatori esistenti sul territorio regionale sono già a pieno regime e non sono in grado di assorbire ulteriori volumi di rifiuti combustibili e anche i cementifici, che rappresentano un’altra destinazione “naturale”, sono chiusi. In questo contesto emergenziale la discarica di Terranuova Bracciolini, pur con i limitati volumi residui, rappresenta un presidio ambientale indispensabile”.
E’ stato poi ricordato che la nuova ordinanza regionale del 6 aprile, per non interrompere il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e degli speciali, autorizza l’aumento della capacità di stoccaggio temporaneo negli impianti di selezione dei rifiuti da trattare o avviare a recupero, ma allo stesso tempo, per evitare pericolosi “colli di bottiglia”, consente di dirottare in discarica il surplus. La Centro Servizi Ambiente ha poi precisato che il lavoro viene portato avanti nel pieno rispetto delle norme della sicurezza dei lavoratori e degli standard ambientali. Per una buona parte dei dipendenti è stato già da tempo applicato lo “smartworking” con il lavoro da remoto mentre per gli operatori in impianto sono stati potenziati i protocolli e le misure di sicurezza. “Tutto il nostro personale – ha aggiunto l’azienda – è sempre stato opportunamente formato sul rischio microbiologico ed è dotato dei DPI necessari. Per tutti è stata inoltre predisposta una polizza assicurativa specifica a tutela della salute, che prevede un pacchetto di misure integrative e indennità per eventuali giorni di ricovero e per la convalescenza, oltre all’attivazione di una serie di prestazioni per l’assistenza post ricovero a sostegno sia dei dipendenti che dello loro famiglie. Continuare a lavorare, pur nel clima di preoccupazione che riguarda l’intero Paese, è stato frutto dell’impegno e della partecipazione di tutti ed è per questo che Csai ha deciso anche di non procedere con la richiesta di attivazione della Cassa Integrazione per non incidere in alcun modo sulla remunerazione dei suoi dipendenti. E questo – ha concluso la società – nonostante la sensibile riduzione dei flussi dei rifiuti assimilati e degli speciali conseguente allo stop delle aziende”. La Centro Servizi Ambiente ha appena ottenuto la convalida da parte dei verificatori della società accreditata SGS Italia, della certificazione UNI EN ISO 14001 relativa al sistema di gestione ambientale.

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