La consigliera regionale sangiovannese Valentina Vadi ha rappresentato, questa mattina, la Regione Toscana, per la Commemorazione del 37° Anniversario della strage alla stazione di Bologna. Una ferita ancora aperta. Il 2 agosto del 1980 una bomba allo scalo felsineo provocò la morte di 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. E’ stato il più grave attentato terroristico in Italia dal secondo dopoguerra.
“A 37 anni dalla strage di Bologna – ha detto la Vadi – , la memoria ed il ricordo sono un obbligo e un dovere morale che le istituzioni hanno la responsabilità di promuovere e di portare avanti, non lasciandole cadere nell’oblio e nella dimenticanza. Questa memoria – ha aggiunto – deve essere trasmessa soprattutto alle giovani generazioni perché conoscano a fondo la storia difficile del nostro paese e non siano indulgenti nei confronti di comportamenti sociali o movimenti politici che fanno della assenza di memoria e della rimozione sistematica di atti e fatti storici, il fondamento della propria prassi politica”.
La Vadi ha poi ripreso le parole di Paolo Bolognesi, presidente della Associazione familiari vittime della strage di Bologna del 2 Agosto, che ha ricordato come la storia non si possa archiviare. “Un paese senza memoria – ha concluso la Vadi – è un paese che non ha futuro”.