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Montevarchi: Consiglio comunale sui rifiuti. Ghinelli annuncia l’imminente commissariamento di Sei

Sei Toscana verso il commissariamento. “Un provvedimento imminente”, ha detto Alessandro Ghinelli, presidente dell’assemblea di Ato Toscana Sud, ieri sera durante la seduta del Consiglio comunale aperto di Montevarchi dedicato alla gestione dei rifiuti. La richiesta di commissariamento della società che gestisce il servizio integrato era stata inoltrata dal presidente dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, dopo l’inchiesta della Procura di Firenze per turbativa d’asta e corruzione nella gara da 3,5 miliardi di euro per la gestione ventennale del ciclo completo di raccolta e smaltimento dell’immondizia nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto e della Val di Cornia in provincia di Livorno.
Ghinelli ha ripercorso le tappe della vicenda che ha portato all’arresto dell’ex direttore dell’Ato Andrea Corti e al rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Sei, con la nomina del nuovo Amministratore Delegato, l’ex sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi. “Ho parlato nei giorni scorsi con il Prefetto di Siena Armando Gradone – ha detto – e mi ha assicurato di aver già individuato, e non è stato un lavoro semplice, le figure in grado di gestire la complessa macchina che si occupa del ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Sarà affidata a un pool di professionisti, probabilmente un ingegnere, un avvocato o un magistrato in pensione, e un dottore commercialista”.
Quanto al futuro sono tre le prospettive: “La costituzione di un Ato unico regionale – ha ripreso Ghinelli – come proposto dal presidente della Regione Enrico Rossi, la ricostituzione degli ambiti provinciali o mantenere l’attuale divisione, riformulando un’altra gara di appalto, gestita dai commissari, per reperire un nuovo gestore. E la notizia delle ultime ore dell’aumento di capitale sociale di Fiorentina Ambiente potrebbe significare qualcosa”.
La riunione dell’assemblea cittadina era stata sollecitata a più riprese dal Movimento 5 Stelle che fin dal gennaio del 2015 aveva presentato in tutti i parlamentini del comprensorio due mozioni nelle quali si chiedeva, tra le altre cose, l’annullamento in autotutela di quel contratto per numerose irregolarità riscontrate nel bando di gara. In gran parte le stesse criticità sottolineate nell’ordinanza della Procura fiorentina.
Ed è stata Donella Bonciani, uno degli avvocati che aveva stilato il dossier dei pentastellati, a ricordare che le mozioni erano state bocciate in tutti i Comuni, commentando: “Gli amministratori hanno preferito chiedere spiegazioni all’ingegner Corti, poi arrestato, e farsi anticipare dalla magistratura”. Quanto alla procedura di commissariamento, Bonciani ha spiegato che andrà in gestione straordinaria il contratto. “Un presidio di legalità – ha concluso – che stabilisce l’accantonamento degli utili in un fondo destinato ad eventuali risarcimenti, tutelando i lavoratori”.

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