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Oggi sono 70…auguri Roberto! Quella volta a Cavriglia nella casa di Enzo Brogi…

Gli anni 70 di Roberto Benigni e un po’ di gran parte di noi profumavano di festival dell’unità, concerti musicali in ogni luogo, circoli e ritrovi della politica e non frequentatissimi. 40 e passa anni dopo è un mondo decisamente cambiato ed è forse cambiato anche il ragazzaccio di allora nato in Valdichiana ma cresciuto nella periferia pratese. In quei primi anni di una carriera che, per originalità e bravura, non era difficile prevedere importante, ho conosciuto personalmente il futuro premio “Oscar” attraverso l’amico Enzo Brogi in quel vero “cenacolo” che era diventata la sua casa di Cavriglia, posto frequentato da personaggi più o meno famosi della nostra musica, del cinema, della politica e del giornalismo.
Benigni era già reduce dal Cioni di “onda libera” e dell’altra domenica con Renzo Arbore. Già qualcuno insomma pronto per l’esordio alla regia cinematografica che, se la memoria non mi inganna, sarebbe avvenuto poco dopo con “Tu mi turbi”. Benigni ci ha fatto sorridere e fatto piangere con il suo capolavoro “La vita è bella”, emozionare nelle letture dantesche e con tutta la sua arte. Il trionfo del bello, la bellezza per ciò che ci circonda, per le piccole grandi cose della nostra vita.
Una visione cosmica alla maniera leopardiana ma con risvolti di gran lunga meno improntati al pessimismo della ragione e bensì alla speranza e alla felicità, in un quadro che esalta sempre la bellezza dell’ esistenza stessa. Buon compleanno, a nome di tutte le vite che hai arricchito con la tua arte.

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