Il 28 gennaio scorso, a Montevarchi, è stato inaugurato il centro “Casa Mia” per minori in difficoltà. Al taglio del nastro non erano presenti esponenti dell’amministrazione comunale e nel corso dell’ultimo parlamentino i consiglieri di Avanti Montevarchi Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli hanno presentato una specifica interrogazione per chiedere spiegazioni. Dopo aver ricordato che il presidio è stato ricavato all’interno di un’immobile di via Burzagli conosciuto come ex hotel Vapore e di proprietà dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata, società partecipata dal Comune di Montevarchi al 99%, i due consiglieri hanno sottolineato l’assenza sia dell’amministrazione che dei vertici
dell’AFM.
“Nonostante si trattasse di un’iniziativa privata – hanno aggiunto gli esponenti dell’opposizione – il servizio viene svolto all’interno di locali di proprietà di una partecipata del Comune. Senza contare che intorno alla gestione di questo immobile, in passato, c’è stato più di un dibattito consiliare, senza che sia stato approvato nessun specifico indirizzo in merito alla valorizzazione del bene”. Ricci e Camiciottoli, quindi, hanno chiesto non solo i motivi della defezione, ma anche quale processo amministrativo è stato messo in moto dall’Azienda Farmaceutica Municipalizzata per concedere in uso l’immobile e a e quali condizioni. “Infine – hanno concluso – leggendo le notizie di stampa, chiediamo a che titolo entra in merito un imprenditore valdarnese che avrebbe, si presume, ristrutturato l’immobile concesso all’Associazione Onlus Nardone Watzlawick”.