Il Valdarno città diffusa e policentrica. Al punto che molti si chiedono come non sia possibile prevedere strumenti urbanistici condivisi e piani strutturali unici, almeno per quanto riguarda il fondovalle. Montevarchi, San Giovanni e Terranuova rappresentano ormai un’unica entità abitativa di quasi 55.000 abitanti e definire le linee di sviluppo del territorio insieme, un domani, sarà inevitabile, che ci sia o non ci sia il comune unico. Nel suo programma elettorale, la coalizione di centro sinistra di Montevarchi ha dedicato un capitolo a parte alla programmazione territoriale condivisa a livello di area, possibile grazie alla legge regionale 65/2014 e ritenuta strategica. L’obiettivo del Pd montevarchino e dei suoi alleati, infatti, è quello di redigere un piano strutturale unico per l’intero Valdarno, da concretizzare con un apposito protocollo d’intesa. Chiamato in causa, il primo cittadino di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi si è mostrato più che possibilista “ Abbiamo già avuto un incontro con l’assessore Vincenzo Ceccarelli cui hanno partecipato i comuni del Valdarno – ha detto il sindaco – e abbiamo manifestato il nostro interesse ad un piano strutturale unico. Siamo quindi intenzionati a partecipare a questo progetto sapendo che ci sono scadenze temporali diverse rispetto ai piani urbanistici ed equilibri da trovare rispetto alla destinazione delle aree”. Secondo Viligiardi si potrebbe partire dalle cose più semplici come le infrastrutture. “Io parlo soprattutto per il fondovalle – ha aggiunto – . Ecco, in questo caso avere previsioni urbanistiche non esattamente coincidenti dal punto di vista delle infrastrutture non è buona cosa. E poi c’è un’altra faccenda su cui occorre lavorare. Bisogna adeguare i nostri strumenti urbanistici al Pit regionale. Se ci si lavorasse tutti insieme – ha precisato Viligiardi – non sarebbe una cosa sbagliata. Potrebbe essere questo il primo aspetto su cui lavorare congiuntamente”. Da qui a parlare di comune unico ce ne corre, anche perché , fin’ora, tutte le varie “chiamate alle armi” non hanno portato a risultati apprezzabili. La sensazione è che il percorso sia non solo irto di ostacoli, ma quasi impossibile da percorrere. E lo si può capire da frasi più o meno dette, da buoni propositi che si scontrano con la realtà, ma anche da dichiarazioni ufficiali all’interno delle sedi istituzionali. Il comune unico del Valdarno, ad oggi, appare una chimera.