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“Previsti nuovi tagli al Serristori!”. I Cobas sul piede di guerra

“Ora basta!! Pretendiamo la verità sul futuro del Serristori!”. Tuonano i Cobas della Asl Toscana Centro per l’ipotesi del taglio di nuovi posti letto al Pronto Soccorso, per la dismissione della sub intensiva e per il
permanere del blocco delle attività di sala operatoria. “E’ questo, infatti, il mix delle decisioni gestionali della USL Toscana Centro e delle politiche regionali -hanno aggiunto i sindacati -. Svelato così il motivo
per il quale non viene presentato alcun crono programma sui lavori previsti per l’attuazione del patto territoriale”.
Per i Cobas non si è mai arrestato il lento declino dell’ospedale Serristori, svuotato progressivamente di compiti, funzioni, servizi, attività e professionisti. A riprova di ciò ci sarebbero le politiche gestionali dell’azienda di limitare gli accessi al Pronto Soccorso e di allontanare la popolazione dal presidio stesso, al fine di riconvertirlo in ospedale di prossimità, con due uniche strutture intermedie per pazienti geriatrici e da servizi ambulatoriali.
“Ecco la nuova trovata dell’azienda – hanno proseguito le organizzazioni sindacali – che inadempiente sull’applicazione dei patti territoriali, decide di soppiatto di togliere ulteriori due posti letto ospedalieri
dal Pronto Soccorso giustificandosi con il dover far spazio al 118 con medico e infermiere, e spacciando tale scelta come potenziamento del presidio ospedaliero, quando in realtà non è altro che l’anticamera della chiusura dello stesso Pronto Soccorso”.
I Cobas hanno infatti ricordato che si usano due pesi e due misure, dato che all’OSMA e a Torregalli il 118 è collocato si nell’area ospedaliera, ma fuori dal PS, condizione praticabile anche al presidio ospedaliero Serristori, dove per le chiusure operate in questi anni non mancano certo gli spazi senza dover tagliare posti letto. ”
Ci riferiamo in questo caso ai locali dell’ex Cucine oppure alla zona contigua l’Ospedale, come il Distretto sanitario, luogo idoneo ad un servizio di emergenza urgenza di natura territoriale – hanno precisato i sindacati -. Preoccupante è poi la situazione in essere alla Sub Intensiva, dove è stato soppresso un posto letto e da giorni non ci sono più pazienti. Sospetto è poi il mancato accesso di pazienti in un momento dove si cerca di
diminuire l’attività assistenziale e medica nell’area critica. Una situazione inedita – hanno aggiunto i sindacati – frutto di un blocco predisposto dall’azienda e da alcuni direttori di dipartimento interessati a dare continuità alle scelte aziendali di trasformazione dell’ospedale da acuti a mega poliambulatorio, dove verranno effettuati piccoli interventi di day surgery e day service. Scandalosa è infine la situazione delle sale operatorie – hanno concluso i Cobas – obbligate a mantenere un basso regime lavorativo con il paradossale congestionamento , a causa del blocco in vigore nell’Ospedale Serristori, delle corrispettive sale operatorie del presidio OSMA”.

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