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Tempio crematorio in consiglio comunale a San Giovanni. I 5 Stelle. “Noi gli unici, tre anni fa, ad aver sollevato il problema”

“Tutte le forze politiche, tranne noi, sono state in silenzio questi anni. Già, perchè si parla di tempio crematorio dal 2021…”. Lo ha ribadito ieri, in consiglio comunale a San Giovanni, il capogruppo del movimento 5 Stelle Tommaso Pierazzi, intervenuto durante la seduta straordinaria sul nuovo impianto che potrebbe sorgere in città. Il condizionale è d’obbligo, perchè tutto l’iter autorizzativo è sospeso in attesa delle decisioni del Tar della Toscana, che dovrà esprimersi su due ricorsi. Pierazzi ha ricordato che tre anni fa fu presentata una interrogazione per chiedere alcuni dati tecnici legati all’impatto sull’ambiente e di,conseguenza, sulla salute pubblica una volta fatto avviare il tempio crematorio. “E il silenzio di tutte le forze politiche lo si è visto proprio nelle discussioni del piano delle opere triennali, dove nessuna forza politica, destra, sinistra, liste civiche… hanno mai mosso un minimo dubbio sull’intervento – ha sottolineato – Noi come M5S non ci siamo fermati solo al consiglio comunale… ma abbiamo preparato una mozione presentata in Regione Toscana tramite le nostre consigliere regionali”. Il documento, approvato all’unanimità, chiedeva alla giunta regionale di preparare un regolamento che coordinasse il servizio di cremazione nell’intera Toscana. Un regolamento che prendesse in esame la popolazione residente, l’indice di mortalità e i dati statistici sulla preferenza crematoria dei cittadini di ciascun territorio comunale.

 

“Ad oggi in Toscana – ha aggiunto il capogruppo dei 5 Stelle – funzionano già 12 forni crematori, ma i comuni vengono convinti dalle grandi aziende a costruirne di nuovi promettendo loro vantaggi economici derivanti da questa industria che si sta sviluppando in maniera incontrollata rispetto ai veri bisogni regionali. Ed è anche grazie a quella mozione presentata da noi, che oggi abbiamo una legge regionale che di fatto blocca la costruzione di nuovi forni crematori in Toscana per i prossimi 12 mesi. Se il tTar dovesse pronunciarsi annullando la gara, quella legge ci permetterebbe di non procedere alla sua costruzione almeno per un anno, in attesa della successiva legge regionale che ne dovrebbe bloccare definitivamente la sua progettazione in Valdarno. Perché se questo, adesso, potrà accadere, sarà solo grazie alla mobilità sul tema del nostro movimento in Regione”.

Pierazzi ha voluto precisare che il suo partito non è contrario alla cremazione. “La nostra battaglia parte da un ragionamento preciso – ha aggiunto – A San Giovanni abbiamo da sempre subito le scelte di altri. La discarica, l’autostrada che taglia in due la città, un polo chimico, una centrale termoelettrica… adesso che la decisione spetta all’amministrazione che governa la città , non ci si può basare solo sul business per valutare se un’opera è buona oppure no, ma ci si deve muovere con la coscienza di chi sa che la città ha già pagato per anni in termini di inquinamento dell’ambiente e salute. Perché qui non stiamo parlando di svalorizzazione degli immobili come qualcuno ha giustamente detto,
Ma si parla di tutela dell’ambiente e della salute di tutti. Quindi nessun pregiudizio sul servizio di cremazione – ha proseguito – ma una mera valutazione sull’opportunità di procedere in una città di appena 21 kmq che già subisce produzioni inquinanti dai comuni limitrofi. In particolare la zona sud “.

L’esponente pentastellato ha ricordato che San Giovanni sta vivendo una difficile transizione ecologica. “Vero è che questa giunta tiepidamente si è mossa inaugurando piste ciclabili o piantumando alberi nelle periferie della città. Ma nelle nostre battaglie come l’abbattimento dei 30 tigli che di fatto tolgono un polmone importante per mitigare lo smog cittadino, non ho trovato partito o consigliere comunali pronto a battersi per l’ambiente…. pronto a battersi per un tempio crematorio dentro i nostri 21 kmq. Un silenzio assordante di tutte le forze politiche”. Ed è a loro che è stato rivolto un appello. “Siete disposti a mettere sul vostro programma no al tempio crematorio a San Giovanni e un no a tutti i tipi di inceneritori?  Siamo l’unica forza politica locale in grado di fare scelte e proposte nella completa tutela dell’ambiente e della transizione ecologica”.

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