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Sinergia pubblico – privato per salvare il Castello di Sammezzano. L’impegno del presidente del Consiglio regionale Giani

Ha ottenuto il primo posto con più di 50 mila voti nell’VIII° censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo per l’ambiente italiano. E per Sammezzano, mirabile esempio architettonico di stile moresco realizzato nella seconda metà dell’800 dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, adesso si apre la sfida del recupero.
Circondato da un parco di 190 ettari, il castello da anni è in stato di abbandono e all’asta. “Una meraviglia che oggi appare disadorna – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani durante la conferenza stampa di stamani al Palazzo del Pegaso – e da questo palazzo che Ferdinando Panciatichi vendette a Firenze per poter realizzare il maniero dei suoi sogni a Leccio sale il grido del mondo della cultura e delle istituzioni perché questa struttura venga salvata, restituita all’antico splendore e aperta ai visitatori. La Regione può svolgere un ruolo significativo, anche se l’investimento, che richiede oltre venti milioni per l’acquisto e probabilmente altrettanti per la ristrutturazione, non è più accessibile ai soli enti pubblici. Una partecipazione però è possibile”.
Giani ha proposto un tavolo di coordinamento di tutti i soggetti interessati e si è impegnato a coinvolgere nel percorso il ministro Franceschini.
Intanto i comitati hanno annunciato un progetto da presentare al Fai per la tutela, il restauro e la valorizzazione del complesso.
Le consigliere regionali Valentina Vadi (Pd) e Irene Galletti (M5s), infine, hanno ricordato gli aspetti fondamentali della mozione condivisa dal Consiglio: mantenere l’accessibilità pubblica, creare un tavolo interistituzionale con la proprietà e un’azione di sensibilizzazione continua.

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