Cerca
Close this search box.

Terranuova. Di Ponte. “Arrivano voci non vere. Ecco la mia verità”

La campagna elettorale sta entrando nel vivo e l’8 giugno si svolgeranno le elezioni comunali a Terranuova. Mauro Di Ponte interviene, ribattendo a voci e considerazioni, sul suo conto, ritenute non corrette, riportate dagli addetti ai lavori. “E’ arrivato il momento di fare chiarezza”, ha detto il candidato a sindaco. “Dal 2008 ho fatto parte del PD, a Terranuova. Ho da sempre operato e lavorato dentro questo partito per il suo rinnovamento e per renderlo aperto al confronto con i cittadini – ha scritto Di Ponte – Da agosto 2023 ho chiesto le primarie per scegliere il candidato sindaco. Ma La segreteria del PD è sempre stata contraria, anche alla luce del fatto che il Sindaco, dietro le quinte da tempo, lavorava per la candidatura senza primarie dell’assessora che fa parte dell’attuale giunta. Per questo il Sindaco, nelle varie assemblee del partito, non ha mai preso posizione aperta e chiara davanti a tutti sulle primarie, perchè nell’ombra lavorava per evitarle, in modo da far candidare la collega. Così mi sono autosospeso da un partito che a Terranuova ha poco di democratico”.

 

“Per anni – ha aggiunto – ho fatto parte dell’Amministrazione comunale, esperienza meravigliosa che mi ha fatto conoscere questa comunità e mi ha dotato degli strumenti necessari per potermi candidare. A febbraio dopo la modifica della legge, Il PD e il sindaco uscente hanno deciso di riproporsi per un terzo mandato. A questo punto Chienni mi ha ritirato le deleghe estromettendomi dalla giunta comunale: sottolineo che, a differenza di altri, in giunta c’ero perché consigliere più votato nelle elezioni del 2019. Così facendo non ha mostrato neppure rispetto per gli elettori che mi avevano sostenuto allora. Solo per logiche politiche a me avverse e non per miei demeriti oggi mi ritrovo espulso da un’amministrazione che ho sempre onorato e rispettato. Quindi il sindaco ha chiaramente detto che non avrei fatto parte della futura giunta – ha proseguito Di Ponte – Inoltre ha aggiunto che non avrei potuto neppure candidarmi nella lista dei consiglieri: credo che questa sia stata una grande ingiustizia”.

“Non ho lasciato io l’attuale gruppo politico di maggioranza, ma mi ha escluso il sindaco – ha puntualizzato il candidato a sindaco – Da un punto di vista personale non nascondo la grande delusione nel sentirmi dire questo da una persona che ho sempre seguito e per la quale ho sempre lavorato fedelmente con massimo rispetto. Da un punto di vista politico – amministrativo questo non è accettabile per due ordini di motivi: innanzitutto perché logiche di rapporti personali non possono guidare scelte politiche e nello specifico portare a preferire un candidato piuttosto che un altro. Secondo perché il sottoscritto rappresenta centinaia di persone che ad ogni elezione lo hanno votato. Mi sono sempre sottoposto al giudizio degli elettori, mettendoci la faccia e creando un canale diretto di fiducia con loro”.

“Alla luce di tutto questo – ha continuato Di Ponte – ho fondato Terranuova Futura, una lista civica nuova, aperta, libera, trasversale. Per continuare il percorso amministrativo di rinnovamento, di libertà e di coinvolgimento dei cittadini che ho sempre portato avanti all’interno del Partito Democratico, fino a quando ho potuto. Un progetto fatto di donne e uomini che non sono legati a segreterie di partito o a logiche di interessi, ma che hanno a cuore solo l’interesse e il bene del nostro Comune, Terranuova. Con questa idea in testa e nel cuore, con tanto coraggio e consapevole di sfidare il sistema, mi sono candidato per essere sindaco dei terranuovesi”.

Articoli correlati