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Tour, che passione…Nel 2024 partirà da Firenze

Non sarà una questione, purtroppo, fra corridori di casa nostra, ma c’è tanta Italia nel Tour de France 2024 che, come è noto, scatterà da Firenze il prossimo 29 giugno con la prima tappa dal capoluogo a Cesenatico, da Bartali e Nencini a Pantani, tutti trionfatori nella gran boucle… Altre due frazioni nel nostro paese, la seconda con arrivo a Bologna e ascesa due volte del San Luca e la terza nel ricordo di Fausto Coppi da Piacenza a Torino con la città piemontese che ospiterà Giro e Tour nello stesso anno.

Da Pinerolo poi la corsa si rimetterà in marcia per tornare in Francia con arrivo a Valloire scalando il Galibier, quota 2642 dal versante del Lautaret. Appunti sparsi: Tour durissimo che, fatto rivoluzionario, non toccherà Parigi e sarà la prima volta nella storia della corsa. 59 km a cronometro compresa la tappa conclusiva da Monaco a Nizza e non si finiva con le lancette dal 1989, l’anno del sorpasso di Greg Lemond ai danni del povero Fignon. 32 km di sterrato nella tappa di Troyes, elemento sempre di discussione perché una caduta o un incidente meccanico potrebbero mettere fuori dalla porta qualche nome importante ed è già accaduto nel tour vinto da Vincenzo Nibali.

Due traguardi pirenaici e fra questi quello di Plateau de Belle caro a Pantani dopo 4850 metri di dislivello ed un toboga senza fine. Non c’è trippa o quasi insomma per i velocisti, compreso Mark Cavendish all’inseguimento del record assoluto di tappe, considerati anche gli ultimi giorni di una settimana finale durissima che porterà la carovana sul colle della Bonette con la strada asfaltata più alta di Francia a quasi 3000 metri, grazie anche ad un artificio che ha allungato il percorso fino alla vetta stessa.

Problema ordine pubblico discusso mercoledì dalla direzione di corsa e tutto pronto, almeno sembra, per il nuovo duello fra i due volte vincitori Pogacar e Vingegaard. Sfogliamo il calendario e prepariamoci comunque ad un grande evento sulle nostre strade perché il Tour è il…Tour nella sua sconfinata ed a volte anche discutibile grandezza. Ma esserci ne vale la pena.

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