Aziende al lavoro per produrre mascherine chirurgiche da donare alle forze dell’ordine ed eventualmente anche agli operatori sanitari. Succede anche in Valdarno dove la chiamata a rimboccarsi le maniche della presidente provinciale della Cna Franca Binazzi, titolare di un laboratorio di confezioni a Levane nel territorio di Bucine, ha visto rispondere “presente” di slancio il mondo imprenditoriale e artigiano.
“Appena è emersa con sempre maggiore evidenza la carenza dei dispositivi di sicurezza – spiega – mi sono messa in moto e nello scorso fine settimana sono riuscita a ottenere quanto necessario. C’era bisogno di reperire il tessuto non tessuto e con un passaparola ne ho trovato una piccola scorta. Un centro benessere valdarnese, ad esempio, ci ha fornito la tela che usa per i lettini estetici; una ditta della Valdichiana i teli per coprire le piante; una mia dipendente ha reperito 450 metri di materiale e un’ulteriore quantità di tessuto originale chirurgico l’abbiamo acquistata”.
Una volta in possesso della materia prima tutti al lavoro nel laboratorio di Franca Binazzi e non solo: “Le mie 10 dipendenti hanno iniziato ad assemblare le varie parti e a realizzare il prodotto finito. Peraltro il valore delle ore che stiamo dedicando all’inedita produzione sarà devoluto al nostro ospedale. In un giorno abbiamo già tagliato circa 450 pezzi e altre imprese, in particolare due calzaturifici della zona, sono già all’opera per aiutarci nel confezionamento”.
Ma le storie si accavallano nel racconto dell’imprenditrice: “Ho avuto l’opportunità di fare uno scambio alla pari con un gruppo cinese che era rimasto a corto di sapone alcolico. Gliel’ho garantito e in cambio mi sono arrivate ben 100 mascherine. Non solo, perché una mia collaboratrice andata in pensione e un’altra collega che ha una ditta a Reggello appena hanno saputo del progetto si sono messe a disposizione per dare una mano”. Insomma, una corsa solidale per poter consegnare i presidi di sicurezza con priorità in questa prima fase ai tutori della legge e alla Polizia Municipale. “Siamo ancora in attesa di capire se le mascherine potranno essere utilizzate anche da medici, infermieri e operatori sociosanitari. Nel frattempo però vorrei lanciare un appello a chi ha il tessuto non tessuto di condividerlo per una buonissima causa”.