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A Bucine nasce un nuovo movimento: “il mio Comune”. E potrebbe presentarsi anche alle prossime elezioni

Sempre più nel vivo il dibattito politico a Bucine in vista delle elezioni amministrative. Tre per adesso i competitor per la guida del municipio: il sindaco uscente Nicola Benini, a capo di una lista civica creata dopo lo strappo col Pd; l’ex primo cittadino Paolo Nannini, indicato dai
rumors come candidato dal Partito Democratico, ed Emiliano Taranghelli a sua volta al timone di un cartello civico. Nelle ultime ore però il fatto nuovo è l’arrivo sulla scena del movimento «Il mio Comune» nato, affermano i promotori, per «dare voce ai cittadini spesso inascoltati
dalla maggioranza di governo e dall’opposizione che porta avanti ben altre questioni». Al momento non è una nuova lista in lizza alla tornata di primavera, ma potrebbe diventarlo se le sue istanze saranno ignorate. A fondarla un gruppo di residenti che si propone di dialogare con tutte le forze in campo a prescindere dall’appartenenza ideologica per accorciare le distanze tra amministrati e Palazzo, favorendo le occasioni di partecipazione alle scelte fin qui «spesso roboanti in campagna elettorale, ma poi scarsamente mantenute». L’obiettivo dichiarato è stringere un patto di «reciproco scambio di opinioni e di idee» per il futuro del territorio.

 

 

E per chiarire l’insoddisfazione per una mancanza di ascolto e di proposte concrete
– difetto che ravvisano fin qui in ogni schieramento rappresentato in Consiglio comunale – citano il Manzoni nel Conte di Carmagnola. «Certamente a Bucine non avrebbe potuto scrivere «S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo»: silenzio da entrambe le parti se non qualche sporadica uscita dell’opposizione su argomenti triti e ritriti che certo sono costati molto alla nostra comunità, ma non hanno cambiato la politica della maggioranza». Dall’analisi agli intenti: riportare al centro le persone e i loro problemi reali anche piccoli, ma in grado di condizionare la quotidianità.

Nell’elenco delle carenze ravvisate l’abbandono delle frazioni, il depauperamento del tessuto commerciale e la qualità dei servizi sociali per i più fragili. Questioni che si possono risolvere grazie al «debito utile», strumento per risollevare le sorti del paese. Una priorità in tal senso è giudicata la casa di riposo, lascito della famiglia Fabbri Bicoli ai bucinesi che di contro «per trovare un posto, devono finire a chilometri di distanza». Il neo organismo di conseguenza vuol sapere cosa propongono in concreto i vari schieramenti dichiarandosi pronto a dare a una mano se le idee collimeranno. In caso contrario la prospettiva è di presentarsi in proprio
agli elettori come forza alternativa alle altre. Nel frattempo è partita la raccolta adesioni su una pagina Facebook dedicata e via mail all’indirizzo: ilmiocomune2024@gmail.com

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