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San Giovanni: “Nessuno è straniero”, laboratorio di lingua italiana all’Istituto Comprensivo Masaccio per alunni che vengono da lontano e le loro mamme

Laboratorio di italiano per alunni stranieri arrivati da poco nel nostro Paese. E’ stato attivato in questo mese dall’Istituto Comprensivo “Masaccio” di San Giovanni Valdarno e il corso gratuito è frequentato da quattro bambini pakistani, tre indiani e una bengalese. Un gruppo subito cresciuto, perché visti i progressi immediati dei loro figli, hanno chiesto di partecipare alle lezioni nella sede centrale di viale Gramsci, e sono state immediatamente accolte, anche tre mamme che ben volentieri frequentano le attività con allegria poiché andare a scuola è una festa e come tale la vivono.

L’esigenza di organizzare il corso è nata perché nell’Istituto sono iscritti molti alunni stranieri. Vengono inseriti nelle classi in momenti diversi dell’anno scolastico e spesso arrivano senza conoscere per niente la nostra lingua.
L’insegnante Maria Cristina Barucci ha già seguito tre gruppi di studenti durante l’anno alle primarie Don Milani e Rodari e alla secondaria Masaccio e sulla nascita di questo laboratorio ha influito molto la passione della docente stessa che, oltre all’esperienza professionale, negli anni si è formata sulla metodologia e la didattica dell’italiano come seconda lingua, frequentando un corso di perfezionamento all’Università per stranieri di Siena (UNISTRASI).

La metodologia si basa su unità di lavoro nelle quali si studiano gruppi di parole (del corpo, della scuola, del cibo, degli animali…) e sulla fonetica, con il supporto di disegni e immagini. L’insegnante cura il tono della voce e la mimica facciale con attenzione ai suoni più difficili della nostra lingua, invitando gli allievi a ripetere le parole che lei pronuncia. Importanti sono anche i giochi di ruolo e in gruppo nonché attività manuali, come memory e origami, per creare relazioni positive e consolidare gli apprendimenti.
L’intenzione dell’IC Masaccio è quella di rendere stabile il laboratorio; infatti il dirigente Francesco Dallai e gli insegnanti sono consapevoli che una buona inclusione passa attraverso la conoscenza e lo studio della lingua e della nostra cultura, perché nessuno resti indietro e soprattutto si senta straniero.
L’auspicio è che laboratori come questo si diffondano sempre più nelle scuole del territorio e che gli insegnanti si formino per
gestirli al meglio. Per informazioni o chiarimenti sull’organizzazione contattare l’IC Masaccio.

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