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Stamani incontro in Regione sulla bonifica del sito della ex Toscana Tabacchi. SarĂ  aperto un tavolo istituzionale

Il sito dove sorge la ex Toscana Tabacchi, ad Ambra, sarĂ  bonificato e per arrivare quanto prima all’obiettivo sarĂ  aperto un tavolo istituzionale, cui prenderanno parte la Regione, il comune di Bucine, L’Arpat, il commissario liquidatore, il creditore procedente e il custode giudiziario. Questo quanto stabilito questa mattina in occasione di un incontro che si è tenuto a Firenze tra l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, il sindaco di Bucine Pietro Tanzini e l’assessore comunale all’ambiente Sara Valentini. Nei prossimi giorni partiranno i lavori di bonifica del sito, affidati alla Ditta Romana Maceri, dopo il crollo di parte della copertura in amianto dell’ex stabilimento a causa di eventi atmosferici.
La Regione e il Comune hanno deciso quindi di avviare un percorso piĂ¹ articolato e risolutivo per arrivare alla bonifica complessiva di tutta l’area, di ben 30.000 mq, che risulta inquinata dal 2013 a causa dello sversamento di alcune cisterne. Ecco quindi l’idea del tavolo istituzionale, che coinvolgerĂ  tutti i soggetti, in un modo o nell’altro, interessati alla vicenda.
“Grazie alla piena sintonia con l’amministrazione di Bucine e alla determinazione del sindaco Tanzini a procedere quanto prima alla bonifica del sito – ha detto la Fratoni – , abbiamo aperto questo tavolo nel quale la Regione farĂ  la sua parte fino in fondo. Vogliamo trovare una soluzione quanto prima ad una questione rimasta per troppo tempo sospesa e insoluta per la salute dei cittadini in primo luogo e del territorio della Valdambra”.
“Tra gli obiettivi – ha detto il sindaco Tanzini – oltre a quello prioritario di risanare l’area, vi è anche quello di attirare l’interesse di qualche imprenditore disponibile a rilevare il bene e riportare ossigeno a una parte di territorio che per anni ha dato lavoro a centinaia di persone e che da troppo tempo è abbandonato, così come quello di individuare le responsabilitĂ  a cui fare riferimento per i danni ambientali”.

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