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Misure compensative per San Giovanni in vista della realizzazione della terza corsia dell’A1. Se n’è parlato in Consiglio Comunale

“Sono previste misure compensative per il nostro territorio in vista della realizzazione della terza corsia autostradale tra Incisa e Valdarno?”. A chiederlo, durante l’ultimo Consiglio Comunale, il capogruppo di Cresce San Giovanni Francesco Carbini, che ha presentato un’interpellanza in merito prendendo spunto dalle ultime notizie legate allo sviluppo della massima rete autostradale nazionale. Sviluppo che, questa volta, interesserà direttamente il Valdarno Aretino. Autostrade per l’Italia ha infatti presentato il progetto definitivo per la costruzione della terza corsia nel tratto valdarnese.
L’opera interesserà anche il comune di San Giovanni e muoverà investimenti per 400 milioni di euro. Carbini ha ricordato che se la terza corsia fosse stata realizzata negli anni ottanta (“Lo aveva proposto la Società Autostrade, ma non fu realizzata per l’opposizione di chi allora deteneva il governo del territorio”), il Valdarno ne avrebbe tratto enormi benefici da ogni punto di vista con ulteriori opere pubbliche realizzate al servizio della comunità e con minori costi per la collettività. Ma ormai è acqua passata e adesso siamo arrivati ad un nuovo punto di svolta. I lavori interesseranno San Giovanni per un tratto di 5 km.
“Il cantiere – ha spiegato il rappresentante della lista di minoranza – creerà alcuni disagi, oltre a occupare una parte del nostro territorio, anche con impatti ambientali. Chiediamo quindi se sono previste misure compensative per il nostro territorio e per il nostro comune in particolare, così come già avvenuto in occasione della costruzione del tratto valdarnese dell’alta velocità da parte delle Ferrovie dello Stato negli anni ’80”.
Il Sindaco Viligiardi, rispondendo a Carbini, ha innanzitutto sottolineato l’importanza dell’opera che, se fosse stata realizzata prima, avrebbe evitato disagi e blocchi stradali anche nella viabilità ordinaria del fondovalle. “Per quanto riguarda le opere di compensazione – ha aggiunto – abbiamo già inquadrato alcuni interventi da fare che però non saranno quelli che venivano realizzati un tempo. Tanto per intenderci, con la terza corsia non si costruirà nessuna scuola o nessun ponte lontano dalla direttrice autostradale. Quello che stiamo valutando – ha aggiunto – è la realizzazione di opere che possano facilitare l’accesso o il deflusso dal casello di Terranuova. Il tutto sarà comunque oggetto di trattativa”.

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