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Bekaert. Una vertenza “di vallata”. PiĆ¹ del 50% dei lavoratori arriva dal Valdarno Aretino. Ecco i numeri

Il dramma dei lavoratori valdarnesi della Bekaert, la multinazionale belga che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Figline Valdarno, ĆØ un dramma che coinvolge tutta la vallata, a maggior ragione quella che si affaccia nellā€™area aretina. Del 318 dipendenti della fabbrica ex Pirelli, infatti, piĆ¹ del 50% arriva dal Valdarno Superiore Sud. Il contingente piĆ¹ numeroso ĆØ quello sangiovannese. Sono 53, infatti, i residenti nella cittĆ  di Masaccio che quotidianamente percorrono i 6,7 km che separano le due cittĆ  per raggiungere il sito produttivo di via Petrarca.
Una trentina i montevarchini, altrettanti i terranuovesi. Ma lavorano in Bekaert anche 24 cittadini di Cavriglia e una quindicina del comune di Castelfranco PiandiscĆ². Se consideriamo anche quelli di Loro Ciuffenna e Bucine, siamo attorno ai 160/170 lavoratori che arrivano dalla provincia di Arezzo. Un numero importante, che testimonia quanto la vertenza sia valdarnese a tutti gli effetti. Non a caso il giorno dellā€™annuncio della chiusura, il 22 giugno scorso, si precipitarono in fabbrica molti sindaci del comprensorio, tra cui Maurizio Viligiardi, Silvia Chiassai, Pietro Tanzini ed Enzo Cacioli.
E lo stesso ĆØ avvenuto alla manifestazione, straordinaria, del 29 giugno scorso, quando erano presenti tutte le amministrazioni comunali della vallata. Un’unica grande bandiera a sostegno dei dipendenti e delle loro famiglie, appoggiati anche dalla gente comune e dai sindacati, tra cui Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim-Cisl Toscana, cavrigliese, mobilitato insieme alle altre organizzazioni sindacali a difesa dei posti di lavoro. Proprio Beccastrini, nelle ultime ore, ha ricordato che, fermo restando tutte le iniziative di lotta contro la multinazionale belga, la Fim vuole entrare nel vivo della trattativa e verificare entro fine luglio quali sono le possibilitĆ  di reindustrializzazione di cui Bekaert ha parlato.
Intanto sia il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno che quello di Montevarchi hanno promosso iniziative che vanno in una direzione ben precisa. Il parlamentino sangiovannese, riunito nei giorni scorsi, ha approvato allā€™unanimitĆ  un documento a sostegno dei lavoratori. Un ordine del giorno simile sarĆ  presentato il 13 luglio allā€™interno della massima assise montevarchina, su iniziativa del sindaco Silvia Chiassai Martini. La Chiassai, oltre ad appoggiare in pieno le istanze dei dipendenti Bekaert, chiede anche un intervento celere del Governo nazionale.

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