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I Giovani Democratici sulla Bekaert: “Non può finire così”

“Non possiamo accettare un epilogo senza risposte per tutti i lavoratori coinvolti ancora nella vertenza e senza una vera proposta per la ripartenza della fabbrica Dopo 3 anni di lotta non può finire così”. Lo hanno detto Samuele Cuzzoni, membro della segreteria dei Giovani Democratici della Provincia di Arezzo e Gloria Mugnai, segretaria provinciale Gd della federazione di Firenze in riferimento al drammatico epilogo della vertenza Bekaert.
“L’azienda – hanno detto – non ha accettato di prorogare la cassa Covid, che avrebbe permesso di far slittare il termine dei licenziamenti. L’ennesimo e estremo schiaffo al nostro territorio da parte della multinazionale, sprezzante verso lavoratori e i sindacati. Un rifiuto netto nonostante la cassa Covid non avrebbe avuto alcun costo per l’azienda, come rappresentato dal Ministero del lavoro. La Bekaert ha preso ciò che poteva e ha portato il resto dove gli conveniva. È l’ennesima multinazionale che chiude su due piedi e scappa perché l’unica ricchezza che conta è quella dei padroni”.
I Giovani Democratici hanno sottolineato che gli unici che, fino in fondo, ci hanno provato sono stati proprio i lavoratori. “Quei lavoratori – hanno aggiunto – che avevano organizzato una cooperativa per ricomprarsi la fabbrica e riprendersi il loro lavoro. La loro proposta, però, non è mai stata presa in considerazione. Non può rimanere sulle spalle della comunità il costo sociale dei licenziamenti e quello urbanistico e ambientale del sito all’abbandono. Non possiamo permettere – hanno concluso Cuzzoni e Mugnai – che i lavoratori e le famiglie del nostro territorio vengano abbandonati nel mezzo di una crisi economica mai vista prima”.

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