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Il ricordo. 40 anni fa se ne andava Artemio Franchi, grande dirigente sportivo

Il suo luogo di nascita aveva sempre fatto discutere e lui tutto sommato ci giocava un po’. Classe 1922, Artemio Franchi, che ci ha lasciato 40 anni fa a seguito di un incidente stradale, era nato in verità a Firenze da genitori senesi giunti in riva all’Arno da soli sessanta giorni…E alla città del Palio Franchi restò sempre legatissimo, contradaiolo prima e poi capitano della Torre, fino a trovare la morte stessa per questioni…paliesche. E non è un caso se ancora oggi le due città lo onorano e lo ricordano con, cosa assai rara, l’intitolazione dei due stadi principali, quello fiorentino del Campo di Marte e quello senese del Rastrello…

Franchi iniziò la sua attività di dirigente sportivo come segretario della Fiorentina negli anni 50 per passare poi alla costituenda lega professionisti del calcio nazionale. Le sue capacità dirigenziali e diplomatiche lo portarono prima alla presidenza della federazione e poi a quella europea dell’Uefa. Dotato di intuito e di grandi capacità mediatorie, era l’uomo giusto per risolvere le questioni più intricate e spinose.

Il suo grande amore per il Palio e per la contrada di Salicotto lo portò in pratica alla fine prematura a soli 61 anni: con la sua auto andava a trattare con Bastiano, un noto fantino del tempo. Era il 12 agosto 1983 e, su una curva delle crete di Asciano, un grosso automezzo mise fine all’esistenza del più grande dirigente sportivo italiano di ogni tempo.

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