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Stazione di Bucine tra barriere architettoniche e bagni chiusi. Il sindaco rinnova l’appello a RFI per garantire l’accessibilità a pendolari e turisti

Da anni attende interventi risolutivi per eliminare le barriere architettoniche e garantire controlli anti-degrado. Per giunta nella stazione ferroviaria di Bucine, come accade in altri scali di centri non di grandi dimensioni, i passeggeri in arrivo o in partenza non possono utilizzare neanche i servizi igienici che saranno chiusi.

A rilanciare il dibattito, nel Consiglio comunale del municipio della della Valdambra, una mozione presentata dal gruppo di opposizione Alleanza per Bucine che ha richiesto a sindaco e giunta di attivarsi in prima persona per risolvere finalmente le criticità. Ma sulle problematiche segnalate il Comune non ha competenza che è “esclusiva – ha spiegato il primo cittadino Nicola Benini – delle Ferrovie dello Stato”.
Tuttavia l’amministratore ha aggiunto: “Da tempo segnaliamo a RFI le carenze di una stazione che, nonostante qualche opera di restauro parziale, non è ancora in grado di soddisfare al meglio le esigenze di chi se ne serve per raggiungere ogni giorno Firenze o Arezzo e anche le altre fermate del Valdarno”. Senza contare i visitatori italiani e stranieri che dopo la fase acuta del Covid hanno scelto il treno per approdare in numero consistente in un comprensorio a forte vocazione turistica.
“Due anni fa l’ente dei binari ha messo in atto – ha continuato il sindaco – con opere di manutenzione al sottopassaggio e al rivestimento delle scale e ha installato uno schermo a led per informare gli utenti. Siamo fermi a quel punto – ha proseguito il primo cittadino – e niente si è mosso neppure sul fronte dell’accessibilità che riguarda il marciapiede del binario 2. Dovrebbe essere rialzato per favorire la salita in carrozza e la relativa discesa dai treni di ultima generazione delle persone anziane e con disabilità.
Abbiamo fatto presente più volte la questione a chi di dovere con l’invito ad assumere i provvedimenti del caso”.
Un’altra richiesta di intervento è relativa alla riapertura dei bagni, ma è stata subito bocciata da Rete Ferroviaria Italiana. “Ci hanno risposto che verranno eliminati perché ingestibili dal lato della manutenzione e motivata dal fatto che spesso quei locali diventano terreno ideale per incursioni dei vandali e danneggiamenti di ogni tipo”.
E a proposito di vandalismi e del degrado da ritrovare “Le Ferrovie – ha concluso il sindaco – ha scartato per motivi di sicurezza anche l’accordo siglato in passato con l’amministrazione comunale per affidare la custodia e la manutenzione di sala d’attesa e servizi igienici a un nucleo familiare che risiedeva nell’appartamento di servizio dello stabile, riassumendone in toto la titolarità”.

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