Ha telefonato al 112 dichiarando di avere una pistola carica. E’ accaduto nella tarda mattina di ieri e subito è scattato l’allarme. I Carabinieri della Centrale Operativa della Compagnia di San Giovanni analizzando il traffico telefonico sono risaliti al numero da cui era partita la chiamata, un’utenza fissa di Terranuova Bracciolini.
L’uomo, già gravato da precedenti di polizia, non risultava possedere legalmente armi, ma il fratello, pochi mesi fa, era stato deferito in stato di libertà dai militari sangiovannesi perché trovato in possesso di un piccolo arsenale, un pugnale lungo 46 centimetri, non denunciato; 4 repliche di pistola, tra cui un revolver, a gas, prive del tappo rosso obbligatorio; un arco; due balestre; alcune frecce e cartucce a salve.
Vista la possibile gravità della situazione, immediatamente la Centrale Operativa ha fatto convergere sul posto le pattuglie della stazione di Terranuova Bracciolini e del Nucleo Operativo e Radiomobile. Muniti di giubbotto e casco antiproiettile, gli uomini dell’Arma si sono introdotti nell’abitazione e hanno immobilizzato l’uomo che in quel momento era fortunatamente disarmato. Durante la successiva sono stati ritrovati e sequestrati un machete di quasi 60 centimetri di lunghezza, una pistola a gas con puntatore laser e un manganello telescopico in metallo nero, un oggetto contundente chiamato “bastone animato” di cui è sempre vietata la detenzione.
Il terranuovese è stato denunciato per procurato allarme e detenzione abusiva di armi.

Nella serata ulteriore intervento dei Carabinieri della città di Poggio Bracciolini. Nel corso di un posto di controllo hanno notato la manovra sospetta di un’auto che alla vista della pattuglia aveva prima rallentato per poi svoltare in una traversa secondaria. I Carabinieri si sono messi alla ricerca del veicolo, rintracciandolo dopo pochi minuti. A bordo un uomo, originario di Firenze ma residente a Terranuova, noto per essere consumatore di sostanze stupefacenti e durante il controllo del veicolo è stato trovato un involucro con una dose di eroina. Il test dell’etilometro poi ha certificato un livello di alcol nel sangue superiore a 1,3. Immediata la denuncia per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e la segnalazione alla Prefettura di Arezzo quale assuntore di sostanze stupefacenti.