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Figline: domenica al Circolo Fanin presentazione del libro “Il calvario delle rose” di Paolo Butti

di Franco Giunti

Il libro di poesie di Paolo Butti “Il calvario delle rose”, edito l’anno scorso dalla Florence Art Edizioni ottenendo un buon successo grazie alla notorietà dell’autore e al passaparola dei lettori, verrà nuovamente presentato domenica 14 aprile alle ore 17 presso il Circolo Fanin – Via M. Graziani 3, a Figline Valdarno. L’ iniziativa sarà introdotta da Carla Battistini del Circolo Fanin, mentre la relazione sarà del prof. Danilo Breschi, dell’ Università degli Studi Internazionali di Roma. Alcune poesie verranno lette da Monica Tugnoli, con musiche di Jonathan De Sanctis. L’evento sarà coordinato da Silvia Tozzi, della Florence Art Edizioni.
Nella prefazione Ernestina Pellegrini ha definito questa raccolta di poesie il libro più bello che Paolo Butti ci ha donato nella sua lunga e generosa produzione letteraria. Accanto a rigorosi e eruditi lavori saggistici e a numerosi e fortunati libri di poesia, nei quali la storia religiosa si unisce a una profonda, tenace spiritualità, a una luce di trascendenza senza ombre, quest’opera, che è un viaggio in una casa di riposo, sembra invece cedere il passo a una voce tormentata, alla rappresentazione di una materialità inerte, a una serrata catena di “affannate domande” sul senso o non senso dell’ esistenza (“che cerchi, mia anima inquieta?”), a un viaggio “nel ventre del silenzio” e della totale solitudine, nelle derive di una allegorica “spinosa brughiera”, una discesa dell’ anima nell’ oltretomba nel “vortice dell’ abbandono”, un percorso racchiuso nell’ immagine ricorrente e forte del “sepolcro di ghiaccio” e di un “cielo ferito”. Accanto alla voce del poeta narratore ci sono le voci degli internati. Una dialettica prende pian piano il campo della pagina, fra luce e buio, fra speranza e disperazione. Nel percorso alternato, in forma di spirale, fra pessimismo materialistico e abbandono al mistero del trascendente, si delinea una storia di faticosa, precaria ascesa, di conquista graduale dello spazio paradisiaco. La raccolta ha una struttura ben congegnata di 143 poesie e si capisce che siamo davanti a una poesia mai figurativa, a un discorso condotto in uno spazio completamente diverso dal reale. Visionario, forse. Eppure, in questa discesa nel mondo degli internati, si percepisce la presenza di un movimento taumaturgico verso qualcuno o qualcosa che resiste, si sente che si sta infiltrando negli ingranaggi perfetti della poesia una specie di carità, di misericordia che salva e riscatta la zona confusa, brulicante del mondo.

Paolo Butti è nato a Figline Valdarno dove vive. Laureato in Materie letterarie, è docente, autore di saggi e poeta. Dalla sua produzione in versi, le seguenti opere: Il sogno e la speranza (2003 e 2004), La via della Croce (2007), Nel cuore della Madre (2010) e Nel fuoco vivo dell’Amore (2016). Le ultime tre sono state messe più volte in scena, fra l’altro nella Basilica della SS. Annunziata e nel Battistero di S. Giovanni a Firenze. Nel cuore della Madre è stata inserita in concerti strumentali e vocali eseguiti nella Basilica dell’Abbazia di Vallombrosa. Ha composto inoltre la parte poetica dell’opera musicale, di autori vari, Il perfetto canto (2014). Nel 2021 ha dato alle stampe il saggio La chiesa e il monastero di S. Maria a Ponterosso. Cinque secoli di storia nella terra di Figline Valdarno.

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