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200.000 euro al Comune di San Giovanni per una nuova fruizione delle mura cittadine. Interventi anche al Museo delle Terre Nuove

Il Comune di San Giovanni Valdarno si è aggiudicato il bando regionale “Interventi di sostegno per le città murate e le fortificazioni della Toscana” ottenendo il massimo finanziamento disponibile. Arriveranno infatti 200.000 euro che consentiranno di realizzare il progetto dal titolo “Le mura storiche di Castel San Giovanni. Nuovi accessi alla città murata e al Palazzo D’Arnolfo, con una revisione dell’allestimento del Museo delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno”. Prevista anche la riapertura della torre, chiuda da tempo. Le risorse consentiranno di offrire una rinnovata fruizione socio-culturale delle mura cittadine, valorizzando la relazione fra le diverse architetture e i differenti spazi e migliorando la lettura della storia urbanistica della città. Il progetto, che sarà presentato nel dettaglio nelle prossime settimane, sviluppa una serie di azioni integrate con lo scopo di ripristinare l’accessibilità a luoghi precedentemente preclusi e rendere il Museo delle Terre Nuove pronto per accogliere le opere degli Uffizi.
Nello specifico previsto un nuovo e più ampio percorso lungo l’intero circuito murario cittadino, aprendo al pubblico l’antica porta-torre senese, detta di San Lorenzo, un tempo diaframma di ingresso alla città.
Sarà inoltre arricchita la narrazione museografica e museologica del Museo Terre Nuove, che trova dal 2013 la sua sede nel Palazzo D’Arnolfo. Saranno introdotti nuovi elementi e documenti che accentueranno le connessioni con la storia della città: ci sarà una revisione parziale dell’allestimento di alcune sale per poter accogliere una selezione di opere d’arte provenienti dagli Uffizi. Sarà possibile anche ospitare una serie di plastici fruibili in forma tattile. La sala consiliare del Palazzo D’Arnolfo, al centro del percorso museale, sarà poi dotata di strumenti espositivi per ospitare piccole, ma importanti mostre temporanee incentrate sul prestito, di breve periodo, di opere di eccezionale livello provenienti dalle raccolte storico-artistiche toscane.
Verrà poi aperto al pubblico, in piena sicurezza, l’accesso, finora interdetto, alla torre del Palazzo D’Arnolfo, estendendo il percorso di visita e offrendo un punto di vista privilegiato sull’intera città e sulla sua conformazione urbanistica. Alla visita reale del monumento, definita e gestita secondo precisi parametri operativi, si affiancherà lo sviluppo di una modalità di fruizione digitale perchè l’esperienza sia godibile anche ai visitatori con difficoltà fisiche o disabilità motorie.
Fra le azioni previste nel progetto anche l’organizzazione di un programma di visite, di incontri e di esperienze culturali. Particolare attenzione, infine, sarà rivolta a specifiche azioni che garantiranno la massima accessibilità e inclusione anche da parte dei pubblici con difficoltà fisiche, psichiche e sociali.
Oltre ai 200.000 euro regionali, ci saranno anche 34.000 stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che, attraverso l’art bonus, ha direttamente finanziato il costo dell’incarico di progettazione dell’intervento, realizzato dallo Studio di Architettura Guicciardini& Magni di Firenze. L’Art Bonus è una misura destinata a promuovere la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo attraverso la partecipazione attiva dei cittadini o delle imprese, che possono contribuire al recupero di un luogo rappresentativo della comunità locale. Il Comune di San Giovanni Valdarno si è avvalso per la prima volta di questa opportunità dopo l’approvazione del regolamento sulle sponsorizzazioni.
“Una notizia che ci riempie di orgoglio e di profonda soddisfazione – ha detto il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi -. Un progetto importante, sul quale abbiamo puntato, e per il quale siamo stati premiati dalla Regione Toscana con il contributo massimo che si potesse ottenere nell’ambito del Bando sulle città murate. Il progetto, che avremo modo di illustrare, prevede anche un riallestimento del Museo delle Terre Nuove che sarà propedeutico e funzionale ad accogliere e sviluppare gli Uffizi Diffusi, obiettivo importante di questa amministrazione comunale, per consentire di elevare ancora di più il livello della proposta culturale di San Giovanni Valdarno”.
Il sindaco ha poi ribadito che le spese di progettazione sono state sostenute in Art Bonus dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. “Per un ente locale come il nostro la possibilità di sviluppare progettualità importanti, di prestigio e di qualità è direttamente legata alle opportunità che bandi ed altre forme di supporto, anche in sinergia come in questo caso. Un ringraziamento alla Regione Toscana per il sostegno dato agli enti locali per la promozione della cultura e della tutela del patrimonio storico, artistico ed architettonico”, ha concluso il sindaco.
“Siamo estremamente soddisfatti per il contributo ricevuto dalla Regione Toscana per il nostro progetto. Un contributo – ha sottolineato l’assessore alla cultura di San Giovanni Valdarno Fabio Franchi –  che indubbiamente premia le nostre azioni volte a valorizzare il patrimonio storico-artistico della città, e che ci spinge a proseguire nella strada che, su questo settore, come Amministrazione comunale abbiamo intrapreso sin dal nostro insediamento. Il progetto che abbiamo infatti candidato al bando delle Città murate ha vari obiettivi, tutti collegati in una strategia unitaria di promozione e ulteriore valorizzazione di San Giovanni come città della cultura e dell’arte”.
Franchi ha infatti ricordato che il progetto vuole innanzitutto valorizzare e promuovere l’intero centro storico della città quale vero e proprio ‘museo a cielo aperto’: uno spazio unitario di palazzi storici e rispetto di geometrie edificatorie ideali e perfette che, come ha spiegato, nella San Giovanni di oggi si accompagna ad alti livelli di vivibilità e ad un Centro commerciale naturale di alta qualità, tra i più importanti e attrattivi della Toscana. “In secondo luogo – ha aggiunto – riusciremo a riportare alla fruizione dei cittadini spazi di valore storico e artistico (le vecchie mura, le vecchie porte, la torre di Palazzo d’Arnolfo), fino ad oggi non adeguatamente valorizzati. In terzo luogo, riporteremo Palazzo d’Arnolfo e il Museo delle Terre Nuove alla piena funzione per cui fu pensato quando fu per esso individuata la destinazione museale: non solo un museo descrittivo della storia della Terre Nuove, ma anche uno spazio espositivo. Palazzo d’Arnolfo, al centro della nostra città e della nostra storia – ha proseguito Franchi -, potrà essere non solo il luogo in cui si può leggere la storia delle Terre Nuove, ma anche uno dei principali spazi espositivi della città. Una destinazione che lo renderà ancora più adeguato per ospitare esposizioni e mostre autorevoli, comprese quelle che saranno organizzate nell’ambito degli Uffizi Diffusi. Mostre ed esposizioni alle quali, tra l’altro, stiamo già lavorando da tempo”.
Franchi ha infine sottolineato come la progettazione dell’intervento sia stata finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze attraverso l’Art Bonus. “Se da una parte è sentito e doveroso il ringraziamento a tale fondazione per l’opera di mecenatismo che effettua verso il patrimonio artistico – ha concluso -, dall’altra parte è indubbio che tale sostegno sia un’ulteriore conferma della qualità degli interventi che abbiamo pianificato e stiamo mettendo in campo per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città”.

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