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50.000 euro per il restauro del sepolcreto di Ferdinando d’Aragona a Reggello. Stamani firmato l’atto di donazione

E’ stato firmato questa mattina, alla presenza del Sindaco Cristiano Benucci e di Massimo Sottani, Presidente del Comitato “Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona – Sammezzano” l’atto di donazione di 50.000 euro al Comune di Reggello, destinato al restauro del sepolcreto in cui riposa il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximes d’Aragona, che ha realizzato il bellissimo Castello di Sammezzano. Inizialmente il Marchese fu sepolto proprio a Sammezzano, in una tomba sul lato destro del castello, vegliata da due leoni di terracotta, uno dei quali è stato poi trafugato. Nel 1918 fu la figlia Marianna che fece spostare la salma del padre nel vicino Cimitero di Sociana, dove ancora si trova insieme ad alcuni antenati e la stessa figlia.
I soldi serviranno per finanziare il resturo della cappella, ormai segnata in maniera evidente dal tempo e dall’incuria. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale i lavori si dovranno concludere entro il mese di ottobre 2017, quando si celebreranno i 120 anni dalla scomparsa di Ferdinando Panciatichi. Il Comune di Reggello, che è l’ente proprietario della cappella, ha già ricevuto in dono il progetto per il restauro redatto dall’architetto Marco Lungani, ma finora erano mancati i soldi per realizzarlo.
Su questo si è concentrato il lavoro instancabile dei volontari del Comitato FPXA, guidato da Massimo Sottani, nato nel 2012, alla vigilia del duecentenario dalla nascita di Ferdinando Panciatichi. Tutte le donazioni raccolte in questi anni dal Comitato, sia con le aperture straordinarie del Castello sia con altre iniziative, sono confluite in questa raccolta: e ora i 50.000 verranno effettivamente versati al Comune, in modo da poter dare il via alla gara d’appalto. “Voglio ringraziare il Comitato FPXA – ha detto il Sindaco di Reggello Cristiano Benucci – per la generosa collaborazione assicurata e per il contributo dato alla valorizzazione dell’importante storia del territorio reggellese e per aver contribuito in modo decisivo a farla conoscere ben oltre i confini del Valdarno”

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