Una commissione tecnica di Publiacqua valuterà cosa sia realmente accaduto il 6 novembre scorso quando decine di scantinati e garage di Via S. Lavagnini , Via della Costituzione e strade limitrofe di S. Giovanni furono invase dall’acqua. “Non ci stiamo – attaccano gli esponenti della lista Cresce S. Giovanni – in questo modo non c’è assunzione di responsabilità e i cittadini rischiano di non essere risarciti. Tuttavia aspetteremo un mese per avere l’esito della commissione di Publiacqua poi decideremo se presentare un esposto alla magistratura”.
Questo in sintesi l’esito dell’incontro pubblico che si è tenuto questa sera alle 18.00 nella sala della Musica di Piazza della Libertà tra i cittadini danneggiati da l’allagamento del 6 novembre, il Comune e Publiacqua. In quelle domenica quando l’enorme quantità di pioggia scesa al suolo causò una piena dell’Arno, numerose fognature del Bani cominciarono a non ricevere più rigurgitando acqua negli scantinati e nei fondi dei residenti del quartiere che subirono ingenti danni. Subito si ebbe la sensazione che qualcosa nel sistema di scarico delle acque piovane non aveva funzionato aprendo immediatamente dubbi, lamentele e proteste da parte dei cittadini e dalle stesse forze di opposizione cittadine. Il giorno dopo gli allagamenti, durante un sopralluogo dei tecnici del Comune e di Publiacqua, si osservò una rottura ad uno degli scolmatori delle lame dell’Arno collegato alla rete fognaria del rione. Il Sindaco Maurizio Viligiardi chiese subito un incontro con l’ente fiorentino per chiarire eventuali responsabilità da parte dell’ente fiorentino e definire le modalità dei possibili risarcimenti per conto della Compagnia assicurativa legata a Publiacqua. All’assemblea pubblica di questa sera hanno preso parte l’assessore sangiovannese David Corsi, Matteo Colombi , Adriano Gambaccioni e Sebastiano Benedetti rispettivamente responsabile relazioni esterne e responsabili della rete di Publiacqua.
“Publiacqua ha immediatamente effettuato i lavori per il ripristino dello scolmatore indicato dal primo sopralluogo quindi ha dato il via ad una commissione di tecnici che studierà le ragioni di quanto è successo a San Giovanni quella domenica del 6 novembre – hanno fatto sapere i rappresentanti di Publiacqua – sia perché tutto quello che è accaduto non risucceda più sia perché per avere i risarcimenti dalla nostra compagnia di assicurazione è necessario basarsi su perizie certe. Abbiamo un mese circa di tempo per analizzare la situazione”
Tra il numeroso pubblico intervenuto, oltre a componenti dell’Associazione “Acqua Bene Comune” anche esponenti della civica “Cresce San Giovanni” .
“Ci aspettavamo un’assunzione di responsabilità – ha dichiarato Francesco Carbini capogruppo di Cresce – avevamo richiesto una commissione di inchiesta sul caso che ci è stata negata dalla maggioranza in consiglio comunale, ora attendiamo il responso della commissione di Publiacqua poi – ha annunciato – valuteremo se presentare un esposto alla Magistratura”
“Ci siamo dati appuntamento per la fine del mese di gennaio primi di febbario per un’altra assemblea pubblica – assicura l’assessore comunale David Corsi.- Un primo stralcio dei lavori manutentivi è già stato effettuato dall’ente gestore. Adesso è necessario che i cittadini formalizzino nei confronti di Publiacqua la loro richiesta di risarcimento attraverso una istanza inviata o tramite posta certificata, oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno o attraverso il protocollo del comune. Nella prossimo incontro con i cittadini – ha concluso Corsi – verranno esaminati, in maniera pubblica e trasparenti, gli esiti della relazione tecnica di Publiacqua”.