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Arrivano i Giorni della Merla. Saranno davvero i più freddi dell’anno?

Siamo arrivati ai cosiddetti “Giorni della Merla”, ovvero gli ultimi tre giorni del primo mese dell’anno. In questo caso il 29, 30 e 31 gennaio 2023. Secondo la tradizione questo periodo è il più freddo dell’anno e in base alle condizioni climatiche è possibile predire il clima dei mesi successivi, in particolare se la primavera tarderà ad arrivare. Ma i prossimi tre giorni dovremo davvero battere i denti? Le previsioni del Lamma Toscana indicano, la prossima settimana, una prevalenza di alta pressione sul Mediterraneo Occidentale e una fase ancora fredda, caratterizzata dall’arrivo delle gelate in pianura, le prime di questo inverno.
In Toscana oggi il cielo sarà molto nuvoloso o coperto con tendenza a schiarite, più ampie fra il tardo pomeriggio e la sera. Saranno possibili isolate e deboli precipitazioni sulle zone meridionali e sui versanti adriatici dell’Appennino aretino e fiorentino. Le temperature massime saranno intorno a 6-9 gradi in pianura, sotto la media. Domani cielo sereno o poco nuvoloso, con minime in lieve calo e locali gelate sulle zone più riparate dal vento. Massime in lieve aumento, specialmente in montagna e sulle zone settentrionali. Valori fino a 8-10 gradi in pianura. Lunedi, dopo una prima fase di sereno, inizieranno annuvolamenti e ci sarà un ulteriore abbassamento della colonnina di mercurio, con le minime in sensibile calo in pianura, diffuse gelate e valori anche fino a -4, -6 gradi. Le massime saranno stazionarie o in lieve aumento. Infine martedi, ultimo giorno del mese, il cielo sarà sereno o poco nuvoloso. Minime in aumento con ancora deboli gelate in pianura, massime in lieve aumento. Insomma, difficile ipotizzare se i giorni della Merla saranno davvero i più freddi dell’anno. Intanto parliamo di questa credenza popolare, le cui origini sono più di una. La prima racconta che un tempo questi animali avevano un piumaggio bianco. A fine gennaio, per proteggersi dal freddo intenso, una famiglia si rifugiò in un comignolo per beneficiare del calore emanato dal camino acceso in casa. Ne uscì l’1 febbraio sporca di fuliggine e da quel momento i merli maschi hanno le piume nere, così come i suoi neonati, mentre le femmine le hanno grigie.
C’è poi un’altra leggenda. Un tempo il mese di gennaio durava 28 giorni Vento e neve, in quel periodo, avevano “preso di mira” una merla che, ogni volta che usciva dal nido per andare a cercare del cibo, si congelava. L’uccello decise così di limitare al massimo gli spostamenti, mettendo da parte provviste sufficienti e necessarie a non lasciare la sua “casa” sino alla fine del mese, restando così al calduccio. Indispettito da quello che ritenne un affronto, gennaio chiese tre giorni in prestito a febbraio, in modo da durare di più e vendicarsi della povera bestiola e scatenandole addosso bufere che non aveva previsto.
Secondo la credenza popolare è possibile prevedere il clima del resto dell’anno in base alle condizioni climatiche di questi tre giorni. Nello specifico se il 29-30-31 gennaio la temperatura è calda l’inverno sarà ancora lungo e rigido, se invece è freddo, la primavera sarà mite e arriverà presto. Vedremo…..

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