Cerca
Close this search box.

Bekaert, incontro in Regione con i sindacati. Condivisi obiettivi a breve e lungo periodo

Unità di intenti tra istituzioni e organizzazioni sindacali sulla Bekaert. Al tavolo convocato oggi in Regione da Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani delegato a lavoro e crisi aziendali, hanno partecipato la sindaca di Figline Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, Lorenzo Zambini della Città metropolitana, i tecnici regionali Carmen Toscano (Arti) e Paolo Tedeschi (di supporto alla presidenza della Regione), e Alessandro Beccastrini (Fim-Cisl), Davide Materazzi (Uilm Firenze-Arezzo) e Andrea Vignozzi (Fiom-Cgil).
Fabiano ha ribadito la necessità di “essere allineati sugli obiettivi strategici, sapendo che ammortizzatori sociali e reindustrializzazione stanno insieme” e ha richiamato ognuno degli attori a fare la propria parte: “Abbiamo coinvolto il Ministero del lavoro – ha dichiarato – ora serve il Mise, perché è necessario un cambio di fase”.
Gli obiettivi da raggiungere sono la reindustrializzazione del sito, la proroga degli ammortizzatori sociali quando terminerà la cassa integrazione Covid e il riassorbimento dei lavoratori per intero all’interno di qualsiasi progetto di ripartenza sostenuta da finanziamento pubblico.
“C’è bisogno dell’unità del territorio, da cui deve arrivare una voce forte e chiara per riunire il tavolo al Mise dove non sono ancora state assegnate le nuove deleghe – ha spiegato Fabiani – Chiediamo che alcune vertenze particolarmente urgenti siano fin da subito assegnate a un preciso referente, che sia il ministro, o un vice ministro o un sottosegretario”.
Sullo sfondo la ricostruzione della filiera dell’acciaio nel territorio toscano, con il coinvolgimento di Piombino e un ruolo del capitale pubblico.
“L’obiettivo condiviso del tavolo di oggi – ha dichiarato la sindaca Mugnai – è quello di chiedere al più presto la riapertura del tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico. E’ lì che bisogna continuare la discussione sui piani industriali e quindi, attraverso, la reindustrializzazione, pensare a tutelare i 120 lavoratori ancora coinvolti nella vertenza, oltre a riaprire un’attività produttiva che possa riportare sviluppo sul territorio”.

Articoli correlati