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Cavriglia. Ad ottobre l’arrivo delle terre della Tav. Sanni: “abbiamo dato l’ok. La data è verosimile”

Se non ci metterà lo zampino la burocrazia, ad ottobre, a Cavriglia, inizieranno ad arrivare le terre della Tav. L’annuncio è arrivato in queste ore direttamente dal sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, che ha confermato come le verifiche del Ministero dell’Ambiente abbiamo fugato ogni dubbio sulla qualità del materiale. Il comune delle miniere, quindi, ha detto ufficialmente si all’arrivo delle terre da scavo dell’alta velocità, con conseguenze importanti anche dal punto di vista economico. Parallelamente, infatti, sarà realizzato il nuovo collegamento tra la regionale 69 e la provinciale delle Miniere, seicento metri di nuova arteria con una galleria da trecento metri. “ La commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas del Ministero ha detto la parola definitiva sulla qualità delle terre. – ha detto Sanni -. Quindi non si tratta di rifiuti, ma di sottoprodotti. A questo punto c’è la nostra disponibilità a ricevere il materiale di scavo e fugato questo dubbio diventa tutto molto semplice”. Le terre saranno utilizzate per il ripristino ambientale e per la realizzazione delle colline schermo che separeranno l’area industriale di Cavriglia dall’area naturalistica e dal lago di Castelnuovo, ma serviranno anche ad introitare le risorse necessarie per realizzare lo svincolo semaforico del Porcellino, con nuovo il tunnel. “Tutte queste azioni – ha aggiunto il sindaco di Cavriglia – hanno un ulteriore fine: produrre posti di lavoro. La nostra zona nell’ultimo periodo ha sofferto la crisi e noi abbiamo una grande opportunità che non possiamo perdere, che è quella di accogliere le terre sia per il ripristino ambientale, sia per finanziare opere pubbliche importanti”. Un progetto legato doppio filo anche al riassetto dell’area mineraria che, nei prossimi anni, trasformerà radicalmente oltre 2.000 ettari di territorio, facendo diventare i luoghi che un tempo era sottoposti all’escavazione a cielo aperto, in una grande attrazione turistica, vera e propria manna anche per le molte strutture ricettive della zona. A questo punto l’iter prevede l’accordo definitivo tra Arpat, Ferrovie, comune di Cavriglia e Regione Toscana. “Anche perché – ha aggiunto il sindaco – nonostante ci siano stati pareri positivi da parte del Ministero dell’Ambiente, noi vogliamo che i controlli siano effettuati puntualmente cumulo per cumulo”. In sostanza, ogni volta che arriveranno i treni. Le terre di scavo saranno depositate in vasconi che sono già stati predisposti da Nodavia all’interno della zona di cantierizzazione. Quando saranno colmi di terra, il materiale all’interno sarà analizzato nuovamente prima di essere messo a dimora. “Un ulteriore scrupolo nonostante il parere del Ministero ci abbia rasserenato”, ha detto Sanni, che poi ha annunciato quando potrebbe arrivare il primo cumulo. “Mi dicono, se non ci saranno intoppi dal punto di vista burocratico, che i treni potrebbero iniziare ad arrivare ad ottobre. E’ una data verosimile”.

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