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Disagio ambientale. Il consiglio comunale di San Giovanni approva a maggioranza l’atto di indirizzo per la convenzione con Terranuova

Oggi pomeriggio, in occasione del consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, è stato approvato a maggioranza l’atto di indirizzo per la stipula della convenzione con Terranuova Bracciolini che regolamenta l’indennità di disagio ambientale 2017-2021. Ha votato a favore la maggioranza, si sono astenuti i due consiglieri di “Per un’altra San Giovanni” e non hanno partecipato alla votazione i rappresentanti di Cresce San Giovanni. Non era presente al parlamentino il consigliere dei 5 Stelle Andrea Focardi.
La vicenda, come noto, è legata ai 300.000 euro che saranno destinati per la realizzazione di opere di mitigazione e di compensazione in favore di chi abita nelle vicinanze di Podere Rota: miglioramento della viabilità, nuove aree verdi attrezzate, piste ciclabili, fontanelli . E,dulcis in fundo, la diminuzione del livello tariffario. Dei 300.000 euro, 200.000 arriveranno dall’incremento della quota di disagio ambientale che spetta al comune di Terranuova come sede di discarica, mentre 100.000 euro usciranno direttamente dalle casse del comune guidato da Sergio Chienni.
Il capogruppo di Cresce San Giovanni Francesco Carbini, motivando la decisione di non partecipare al voto, ha precisato che si mette all’approvazione un atto di indirizzo senza avere la certezza di quello che si andrà poi a fare. “Anche perchè – ha aggiunto – l’Ato potrebbe non avallare quello che ha già stabilito per l’anno 2014. Insomma, ho l’impressione che si facciano i conti senza l’oste. In più, nella delibera del comune di Terranuova, viene precisato che l’adeguamento tariffario sarà portato a termine compatibilmente con le disponibilità economico-finanziarie dell’ente. Quindi si mettono le mani avanti. Prima di andare avanti io credo che bisognerebbe riflettere”.
Lorenzo Martellini di “Per un’altra San Giovanni” , leggendo l’atto di indirizzo, ha sottolineato come ci sia scritto, chiaramente, che i soldi andranno a San Giovanni, quando poi si evidenzia che gli interventi riguarderanno le popolazioni che abitano in prossimità della discarica, quindi anche chi risiede a Terranuova o, magari, a Castelfranco. “Spero quindi che la convenzione che viene portata in consiglio sia un minimo più chiara – ha aggiunto – . Inoltre, dal punto di vista tecnico e soprattutto politico sarebbe stato più opportuno che l’atto, prima, fosse stato approvato dal consiglio comunale di Terranuova Bracciolini”.
Nella sua replica finale, il sindaco Viligiardi ha precisato che l’amministrazione comunale ha la certezza che un atto di questo genere, con il passaggio dei soldi dal comune di Terranuova a quello di San Giovanni sia pienamente legittimo, in quanto su questo argomento si è espressa la Corte dei Conti. ” Riguardo poi ai benefici per le popolazioni confinanti, è logico che gli interventi che metteremo in campo interessino direttamente sia chi abita a Terranuova che chi abita a San Giovanni – ha detto il sindaco – Se ad esempio costruissimo un giardino pubblico alla Badiola, accanto al circolo, ne usufruirebbero i cittadini dei due comuni”. Riguardo infine al timore, espresso da Carbini, che questo beneficio possa ammorbidire la posizione del comune di San Giovanni in merito alla chiusura della discarica nel 2021, Viligiardi ha ribadito che la sua giunta e la maggioranza che governa la città porteranno avanti con decisione una loro convinzione e una loro richiesta, espressa anche in più sedi. Quella che prevede la chiusura del sito di Podere Rota tra quattro anni. “E non saranno 300.000 euro l’anno a farci cambiare idea”. Posizione espressa anche dal consigliere del Pd Giovanni Nosi.

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