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Elezioni provinciali 2018: si vota domani dalle 8 alle 22. Il saluto del presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai

Si aprirà domani alle 8 nel palazzo della Provincia di Arezzo il seggio per eleggere presidente e Consiglio provinciale. Il corpo elettorale è formato dai 493 tra sindaci e consiglieri comunali dei 36 municipi del territorio, suddivisi in cinque fasce sulla base del numero di abitanti. Si vota con il meccanismo del voto ponderato che dà un valore diverso a seconda della fascia di appartenenza.
Per l’elezione del consiglio provinciale sono due le liste presentate:
-la lista “Comuni per la Provincia”, collegata al candidato presidente Silvia Chiassai Martini, che ha come candidati Federico Scapecchi, Ezio Lucacci, Alessandro Rivi, Angiolino Piomboni, Marco Morbidelli, Rosaria Migliore, Laura Seghi, Giovanna Carlettini, Roberto Bardelli e Marcella Luzzi.
-la lista “Centrosinistra per Arezzo”, collegata al candidato presidente Ginetta Menchetti, che ha come candidati Eleonora Ducci, Alessandro Caneschi, Donato Caporali, Gabriele Corei. Massimo Bonarini, Leonardo Ciarponi, Cristina Ermini, Andrea Mathias Laurenzi, Silvia Lentucci, Francesca Martini e Deborah Valentini.
Le operazioni si chiuderanno alle 22 e si procederà subito con lo scrutinio.
Intanto questa mattina il presidente Roberto Vasai ha stilato un bilancio della lunga esperienza alla guida dell’ente iniziata nel 2009 con elezioni a suffragio universale e proseguita nel 2014 con elezioni di secondo livello. In precedenza era stato consigliere e per 10 anni assessore all’Agricoltura.
“Sono stati anni turbolenti, sopperendo alle continue emergenze, alle crisi di identità della Province, alla mancanza di fondi economici, al taglio di competenze e personale – ha affermato – ma sono orgoglioso di lasciare un ente sano economicamente e, soprattutto, con le opere pubbliche ultimate. Tutto questo mi è stato possibile perché considero la politica con spirito di servizio e ho avuto con me una grande squadra a partire dai consiglieri, dai tecnici e dai dipendenti. Una forte coesione interna, che ha permesso di superare situazioni complicate”.

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