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Esce il nuovo disco di Fabio Strinati in collaborazione con RadiciMusic Records

E’ uscito il 14 settembre il nuovo disco di Fabio Strinati in collaborazione con RadiciMusic Records, etichetta indipendente di Aldo Coppola Neri. L’etichetta valdarnese pubblica, da più di vent’anni, progetti musicali non convenzionali in cui le radici della tradizione si intrecciano a stili musicali moderni.

“Ho composto il disco subito dopo aver appreso della malattia che ha colpito il musicista Giovanni Allevi– racconta Fabio Strinati- Sono stato profondamento colpito da questa notizia e dalla mia inquietudine è nato questo disco. Mi affido molto al mio impulso e senza pensarci troppo ho composto questo disco con grande velocità di pensiero. E’ stato come se i pezzi nascessero da soli. In tutti i brani ricorre il tema legato al buio, alla malinconia ma anche alla luce.”

Un disco nato da una forte inquietudine e profondo sentimento di empatia nei confronti di Giovanni Allevi e che vuole essere una dedica sincera al musicista.

“Ho poi parlato del disco ad Aldo e Stefania con cui non c’è solo un legame lavorativo ma anche di amicizia. È stata proprio Stefania a curare la copertina del disco con grande scrupolo e bravura. Ormai il nostro è un sodalizio collaudato. L’etichetta mi ha lasciato grande libertà sui pezzi, mi hanno supportato soprattutto in questione tecniche come la pulizia del suono. La nostra è un’amicizia che si rafforza. Artisticamente ormai ci conosciamo ma si sta instaurando anche un legame di fiducia. Non in secondo piano è l’amore che io ho per questo territorio, in cui mi sento a casa”.

Le improvvisazioni notturne della malinconia in fase di accordatura Beyer è questo il nome del disco, un po’ particolare ma che racchiude tutte le sue caratteristiche. Improvvisazioni perché non sono pezzi composti o meditati, sono frutto dell’impulso, notturne perché nascono e in qualche modo contengono un po’ di notte. La seconda parte si riferisce al processo di “accordatura” che tutti noi facciamo nel corso della vita e infine Beyer perché è il pianoforte da cui tutti iniziano per imparare a suonare.”

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