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Gli ultimi dati sulle liste d’attesa alla Gruccia. Criticità per la colonscopia, l’ecodoppler e l’ortopedia. Bene chirurgia e ginecologia

Il problema delle liste d’attesa all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia permane, con criticità evidenti, come nel caso dell’ecodoppler cardiaco, della colonscopia e del check up ortopedico. Ma ci sono anche buoni risultati, come nel caso della visita chirurgica e ginecologica. Questi i dati emersi dall’ultima verifica sulle liste d’attesa, che risale all’inizio di dicembre. Scorrendo i dati, per la visita chirurgica occorrono, in Valdarno, appena quattro giorni, contro i ventinove che servono invece al San Donato e i quindici in Casentino. Buone performance anche per la ginecologia (dallo specialista in 48 giorni contro i 105 necessari ad Arezzo). Nella norma l’ecomammaria, anche se con un leggero sforamento, la visita oculistica breve/differibile (4 giorni), l’odontoiatrica (12 giorni),  l’ecodoppler arterioso (5 giorni contro i 40 del capoluogo) e la gastroscopia (17 giorni). Le problematiche maggiori si registrano, innanzitutto, per la colonscopia. Per un esame differibile – tempi di attesa previsti 30 giorni – ne occorrono invece 71, per un check up breve – tempi di attesa 10 giorni –  ce ne vogliono invece 19.  Anche per la tac all’addome occorrono 33 giorni, quando invece la visita con classe di priorità breve prevede massimo 10 giorni,  mentre per la tac al torace lo sforamento è di 28 giorni rispetto ai tempi previsti per la breve. Criticità si registrano anche in ortopedia. In questo caso il cittadino deve attendere, in media 82 giorni per un controllo, contro i 12 del San Donato. In cardiologia la visita breve/differibile è nella norma, mentre quella dermatologica con carattere d’urgenza viene espletata in cinque giorni, contro i due previsti. Tempi di attesa elevati, infine, per l’ecodoppler cardiaco. Al Santa Maria alla Gruccia occorrono infatti 250 giorni per una visita, contro i 117 di Arezzo.

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