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In Valdarno le farmacie sempre più in prima linea contro il Covid

Il covid ha stravolto le vite di tutti noi ed alcune categorie di lavoratori, soprattutto del ramo sanitario, sono state fin da subito in prima linea nella lotta alla pandemia. Fra queste meritano una menzione le farmacie. A tal proposito abbiamo raggiunto tre medici farmacisti valdarnesi, Giovanna Polverini della Farmacia Campedelli ed i dottori Alberto e Piero Sansoni della Farmacia Sansoni, entrambe ubicate a S. Giovanni.
“Il primo lockdown, quello di Marzo 2020, è stato il più difficile da gestire perché eravamo impreparati, mancavano le mascherine, c’era una gran difficoltà nel reperire i gel igienizzanti e le persone erano estremamente disorientate – dice la Dott.ssa Giovanna Polverini – Inoltre era impossibile recarsi negli ambulatori medici, se non su appuntamento e, di conseguenza, eravamo noi farmacisti il presidio più idoneo a districarsi fra ricette inviate per mail e codici sugli smartphone, possibilità questa offerta dal decreto 9 Marzo 2020 denominato #iorestoacasa.”

“La farmacia Sansoni è stata forse quella più colpita dal Covid in Valdarno – fanno eco i dottori Sansoni – visto che nel corso della prima ondata, quando ancora le notizie erano frammentarie e le norme sulla sicurezza non così stringenti, come lo sarebbero diventate in seguito, parte del personale è stato contagiato: noi titolari e la Dottoressa Righi ci siamo ammalati quasi subito, con conseguenze gravi per me, Alberto, che ho subito un ricovero ospedaliero di tre mesi.” La situazione è, poi, lentamente cambiata nel corso del tempo ed è parere unanime dei dottori di entrambe le farmacie che abbia sempre più prevalso un sentimento di stanchezza psicologica nelle persone, una certa insofferenza verso le restrizioni ed anche un forte impatto nell’economia familiare, che si è abbattuto anche su questo settore, nonostante esso non si sia, ovviamente, mai fermato.
Un vero e proprio strumento nella lotta al covid affidato alle farmacie è stato quello di poter effettuare una pronta diagnostica a mezzo di test sierologici e tamponi antigenici.

“Nonostante le prime difficoltà organizzative – dice la Dott.ssa Polverini – le persone si sono prontamente affidate alla nostra attività di screening, apprezzandola fin da subito. A seguito, poi, della possibilità offerta dalla Regione Toscana di poter effettuare tamponi rapidi gratuiti per gli studenti, i familiari ed il personale scolastico, il nostro lavoro diagnostico è stato impreziosito e reso più efficiente.” Dello stesso tenore il punto di vista dei sanitari della Farmacia Sansoni, i quali ricordano le difficoltà di organizzare un servizio importante, quale è quello di screening, che spesso veniva pubblicizzato e reso noto dai media prima ancora che fosse operativo. Il lavoro in farmacia si è, pertanto, dovuto plasmare attorno a nuove esigenze, che dovevano ovviamente tutelare la salute di clienti e personale e che ha richiesto un’attenta attività di formazione. I Dottori Sansoni aggiungono anche che si attendono una lenta decrescita della richiesta di diagnostica, in parallelo con il progredire della campagna vaccinale.
La prossima fondamentale attività, difatti, che vedrà nuovamente in prima linea le farmacie sarà proprio quella di diventare presidio per l’effettuazione delle vaccinazioni anti-covid.
“E’ un impegno inconsueto per la figura del farmacista, che mai era stato chiamato dal SSN ad intervenire direttamente come somministratore, ma che, non solo verrà svolto da tutti noi con il massimo impegno, ma anche con la necessaria e dovuta formazione, che il nostro personale già sta intraprendendo. Ancora la data di inizio del servizio non è certa e, indubbiamente, creerà alcuni problemi di ordine logistico, che siamo comunque pronti a risolvere- questo il punto di vista dei Farmacisti della Sansoni. La Dott.ssa Polverini afferma, altresì, che ritiene doverosa da parte delle farmacie, che sono un presidio sanitario, la collaborazione nel completamento della campagna vaccinale, per poter uscire velocemente dall’emergenza. “La legge di Bilancio 2021, integrata dal Decreto Sostegni recentemente approvato (25 Maggio 2021), prevede la possibilità per il farmacista di vaccinare in farmacia per l’anno 2021. Sono esclusi dalla vaccinazione in farmacia gli estremamente vulnerabili e coloro che hanno avuto una pregressa reazione allergica grave e/o anafilattica. In seguito, è probabile che effettivamente il SSN si affidi ai farmacisti anche per altre vaccinazioni, ad esempio quella antinfluenzale, come già avviene in altri Paesi- conclude la Dott.ssa Polverini. Tutto fa presupporre che anche il vaccino contro il covid diventerà, con l’andare del tempo, una routine e le farmacie continueranno così a “combattere” la battaglia a tutela della salute!

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