La Bekaert ha intenzione di delocalizzare non solo In Romania ma anche in Repubblica Ceca: lo dichiara Laura Agea, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo che insieme ai colleghi pentastellati a Bruxelles, ai deputati, ai consiglieri regionali e ai consiglieri comunali 5 Stelle di San Giovanni, Figline Incisa e Reggello lancia un ulteriore grido di allarme. “In seguito alla risposta data dalla Commissione Europea alla mia interrogazione sulla decisione della multinazionale belga Bekaert di chiudere lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno- afferma Agea- stanno emergendo nelle ultime settimane ulteriori dettagli circa le intenzioni di delocalizzare non solo in Romania ma anche in Repubblica Ceca. Grazie alla grande collaborazione a tutti i livelli istituzionali è emerso come il piano di trasferimenti sia ben più ampio e strutturato di quanto prospettato, ulteriore affronto nei confronti dei sindacati, delle Istituzioni e soprattutto dei 318 operai e delle loro famiglie che, da un momento all’altro, rischiano di perdere il proprio lavoro. Nella sua risposta la Commissaria Marianne Thyssen ha dovuto ammettere la gravità degli effetti della ristrutturazione industriale in atto, ribadendo l’importanza di attenersi alle buone pratiche in materia di gestione socialmente responsabile e ricordando l’obbligo per i datori di lavoro di consultare i rappresentanti dei lavoratori su come attenuare le conseguenze dei licenziamenti collettivi” spiega l’eurodeputata che ha annunciato di aver depositato una nuova interrrogazione sull’argomento.
Dal canto suo, Bekaert non ha nessuna intenzione di cedere e va avanti con il suo progetto.Nella riunione di ieri in Regione l’azienda ha nominato un advisor che avrebbe il compito di accompagnare la multinazionale nel percorso di attuazione del piano sociale relativo allo stabilimento in dismissione di Figline: si tratterebbe dell’italiana Sernet Spa.