Il percorso intrapreso per abbattere in maniera non definitiva, ma comunque significativa le liste d’attesa è ancora lontano dall’essere raggiunto anche se la situazione, rispetto a qualche mese fa, è migliorata. Lo si capisce leggendo i dati di marzo sulle attese dei valdarnesi per esami ambulatoriali. Alcuni indicatori sono positivi, come la visita neurologica ed oculistica, quella urologica, la gastroscopia e l’ecomammaria; altri sono nella norma come la visita chirurgica, quella ginecologica e la colonscopia; altri ancora non sono in linea, come l’ecodoppler cardiaco, per il quale alla Gruccia occorrono addirittura 343 giorni, contro i 6 del San Donato. Un dato, questo, che necessita di una decisa inversione di tendenza.
Analizzando i numeri del dettaglio, scopriamo che al Monoblocco servono 25 giorni per un check up chirurgico (26 ad Arezzo), 12 giorni, come nel capoluogo, per un esame ginecologico, e 64 giorni per un controllo di natura ortopedica, contro gli 11 che sono necessari per chi prenota all’ospedale San Donato. Servono 6 giorni, invece, per una visita urologica, contro i 19 indicati ad Arezzo. Per quanto riguarda le classi di priorità, i tre giorni che sono indicati per un esame urgente non sono del tutto rispettati per una visita dermatologica, per la quale occorrono invece 5 giorni; tempi rispettati, invece, per chi deve recarsi dal dermatologo e dall’oculista. In questi casi il tutto viene infatti svolto nell’arco di 4-6 giorni.
La visita breve/differibile, compresa tra i 7 e i 15 giorni, viene espletata in 20 giorni per chi necessita di un esame odontoiatrico (26 al san Donato) e di un eco-addome (2 giorni ad Arezzo). Per quanto riguarda la colonscopia i dati non sono in linea con le attese. Servono infatti 20 giorni per un visita breve, il doppio di quanto previsto e 35 giorni per una visita differibile, 5 giorni in più. Migliori i dati sulla gastroscopia, ottimi quelli legati all’ecomammaria. In questo caso l’esame viene svolto in cinque giorni.