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Montevarchi: lavori di Publiacqua a Levanella. Appello di Confartigianato: “Evitiamo diventino un calvario per le Pmi”

“Evitare che i 4 mesi di lavori si trasformino in un calvario per la mobilità commerciale e familiare in Valdarno, e fare in modo che i 4 mesi sia effettivamente quelli, con rigoroso rispetto dei tempi”. E’ l’ appello di Maurizio Baldi, presidente del Comitato di zona Valdarno di Confartigianato, alla vigilia dell’apertura del cantiere di Publiacqua a Levanella per la realizzazione del nuovo acquedotto sulla Regionale 69.
“Seppur consideriamo necessari gli interventi, siamo preoccupati per le pesanti ricadute che sono già certe sulla mobilità di uomini e merci lungo il percorso interessato dall’opera”, che si protrarrà per 110 giorni, con il restringimento della carreggiata e la sosta vietata sul lato destro di via Aretina.
“Ci hanno assicurato – prosegue il rappresentante dell’associazione di categoria – che per evitare ulteriori disagi negli orari di punta del traffico – nella zona è particolarmente intenso data presenza di importanti poli produttivi – il semaforo sarà sostituito dai cosiddetti movieri e regolato a mano. Ci auguriamo davvero che sia fatto il massimo per consentire un deflusso il più possibile fluido: siamo in un’area ad alto valore economico e produttivo per le Pmi, dove sono presenti numerose imprese del nostro settore, che hanno nell’agilità operativa e nella velocità di esecuzione, anche nelle consegne, un’arma importante che non vorremmo finisse spuntata da eccessivi disagi o, ancor peggio, dal prolungamento dei tempi dei lavori”.
Baldi ha chiesto alle Istituzioni locali di attivarsi “per una manutenzione stradale più leggera e agile che non impatti gravemente sulle necessità di lavoro e di vita di aziende e cittadini” e ha rinnovato la disponibilità a un confronto costruttivo per evitare che si ripetano ritardi nei lavori, “come sta purtroppo accadendo per il cantiere di ponte Buriano, già in proroga fino al 31 ottobre, col rischio di nuovi insostenibili slittamenti che, sommati alla situazione già citata, rischiano di portare al blocco della viabilità nel territorio – conclude – con conseguenze nefaste per le attività produttive”.

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