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Oggi è la giornata nazionale in memoria delle vittime del covid. Patrizia e Graziano un simbolo di quella tragedia. Nessuno li ha dimenticati

Si celebra oggi, 18 marzo, la Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime del covid. Una tragedia immane che ha provocato morte e terrore anche in Valdarno. Come non ricordare, ad esempio, i terribili decessi nelle case di riposo di Bucine e Montevarchi, i tanti valdarnesi finiti in terapia intensiva ad Arezzo e a Firenze e le persone che ci hanno lasciato. Tra le storie più toccanti quella di Graziano Gioli e Patrizia Bernacchioni, moglie e marito, padre e madre, morti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, nello stesso ospedale. Un dramma simbolo di quello che è stato il periodo storico più devastante dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Graziano e Patrizia abitavano al Porcellino, frazione del comune di Figline e Incisa Valdarno a cavallo tra i territori di San Giovanni e Cavriglia. Ma erano sangiovannesi purosangue e vivevano la loro città partecipando a tante iniziative sportive e sociali. Morirono a 17 giorni di distanza l’una dall’altro, entrambi all’ospedale di Prato, dove erano ricoverati da alcune settimane. Il decesso della donna risale al 23 marzo, quello del marito al 9 aprile 2020.
Lei era consigliere del Calcit, amante del teatro sangiovannese, con cui collaborava ed insegnante di sostegno alla scuola primaria Leonardo da Vinci di Montevarchi. Graziano , ex dipendente dell’Enel, è stato invece a lungo a capo della Marzocco Sangiovannese, la società di calcio giovanile, ed era amato ed apprezzato non solo nell’ambiente sportivo. Una coppia amata e stimata da tutta la comunità sangiovannese, e non solo. La loro scomparsa sconvolse l’intera città e nessuno si è dimenticato di loro. Un ricordo reso ancora più attuale grazie al libro scritto dai figli, Chiara e Gianluca, che hanno cercato di trovare un senso ad un percorso d’amore reciproco e fecondo che si è violentemente interrotto. Hanno voluto lasciare un segno del proprio dolore e di condividere pubblicamente, attraverso una pubblicazione, un dramma terribile che però può essere fonte di riflessione e crescita.
Sotto la cura scientifica ed editoriale di Filippo Boni e grazie al prezioso aiuto della zia Rossana, sorella gemella di Patrizia, Chiara e Gianluca sono andati a cercare le storie anche di altre vittime del Covid: il barbiere storico del Porcellino, un ex presidente della Sangiovannese, una maestra, due storici commercianti, alcuni anziani, malati, guariti, medici, infermieri, volontari. Così è nato “Dopo il naufragio”, edito da Settore 8 Edizioni con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno. Il libro è stato pubblicato nel 2021 e ancora oggi rappresenta uno spaccato di quei terribili momenti che hanno sconvolto l’Italia, l’Europa e il mondo. Ma non finisce qui, perché a fine aprile sarà inaugurata a San Giovanni Valdarno la nuova Cittadella Dello Sport, nella zona nord della città. Per l’occasione il complesso sportivo Calvani-Veliero sarà intitolato a Graziano Gioli. Era infatti quello il suo sogno, realizzare una struttura al servizio dei giovani. Quando ci sarà il taglio del nastro, alzando gli occhi al cielo, nessuno potrà dimenticare tutto quello che Graziano ha fatto per lo sport giovanile sangiovannese. Quello sarà davvero il suo sogno. L’unico cruccio, non averlo potuto inaugurare di persona.

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