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Ospedale della Gruccia. In corso i lavori di aggiornamento della Radioterapia

All’ospedale di Santa Maria alla Gruccia sono in corso i lavori di aggiornamento della Radioterapia cui seguiranno, nei prossimi mesi, quelli in programma al San Donato di Arezzo. Si tratta di interventi per circa un milione di euro che serviranno a rendere più performanti i macchinari, a garantire terapie più precise e anche più brevi. In questo periodo i pazienti del Valdarno saranno sottoposti a terapia ad Arezzo e nei prossimi mesi quelli di Arezzo saranno, in parte, seguiti alla Gruccia. Per ogni macchinario, il tempo necessario all’aggiornamento è di circa due mesi, in gran parte dedicati alla dosimetria dei fasci di radiazione a cura dei fisici sanitari.
“Qualche disagio dovevamo metterlo in conto e ci scusiamo con i pazienti che sono costretti a spostarsi – ha spiegato Enrico Tucci, direttore del Dipartimento Oncologico della Sud Est – Per ognuno di loro abbiamo valutato la singola situazione e nessuno sarà lasciato indietro. Lo sappiamo che i tempi si possono un po’ allungare, considerando che tutti i pazienti fanno adesso riferimento ad Arezzo. Ma ai casi più urgenti, che necessitino di terapie in tempi brevi, sarà data la possibilità di recarsi a Siena o a Firenze. Per gli altri, saranno comunque rispettati i tempi previsti dalle linee guida scientifiche”.
“Si tratta di uno step necessario e abbiamo deciso di ‘fermare’ un acceleratore alla volta per limitare il più possibile i disagi che comunque ci saranno – ha continuato il direttore generale Antonio D’Urso – I lavori di aggiornamento in Valdarno sono iniziati due settimane fa e termineranno a gennaio. A gennaio fermeremo uno dei due acceleratori di Arezzo e poi a marzo fermeremo l’altro. Dal mese di maggio, i tre acceleratori saranno tutti funzionanti e avremo una Radioterapia di eccellenza, che potrà eseguire tutte le tecniche in uso allo stato dell’arte”.
“I cittadini del Valdarno hanno dovuto tollerare in questa fase un disagio importante, considerato anche il tipo di pazienti – ha aggiunto il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Chienni – , ma capiamo tutti che si è trattato di un ammodernamento tecnologico necessario. In ogni caso ho voluto sollecitare personalmente l’Azienda, insieme al Calcit per essere certo, come in effetti è stato, che i tempi non si dilungassero e l’acceleratore dell’Ospedaale della Gruccia tornasse ad operare quanto prima a pieno regime. Ringrazio il dott. D’Urso per aver rispettato l’impegno preso”.

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