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Pantani, un lampo! 20 anni fa ci lasciava un campione indimenticabile! Quel giorno a Lugo…

Solo gli eroi muoiono giovani e cari agli dei…così si diceva un tempo. E Marco Pantani è stato a suo modo un eroe del pedale, al netto delle proprie fragilità e anche degli errori commessi nell’arco di una vita troppo breve e terminata in uno squallido residence in riva al mare, fra dubbi e buchi neri. Era il 14 febbraio del 2004, venti anni fa, e il campione romagnolo aveva già da tempo imboccato il viale del tramonto sportivo, forse da quel giorno di Campiglio, escluso dal Giro in maglia rosa per l’ematocrito troppo alto.

 

Ma certe sue imprese rimangono scolpite nella memoria e nei cuori degli appassionati: la rimonta al limite dell’impossibile di Oropa, la doppietta Giro-Tour del 1998 riuscita in casa nostra solo a Fausto Coppi e con tutta Italia incollata davanti alla televisione. Via la bandana, un dente in più e uno scatto che tramortiva, la salita il suo terreno perfetto. Diceva Marco che farla più veloce possibile era un modo per accorciare la sofferenza ma, al di là di tutto, la sua predisposizione in questo terreno ne ha fatto uno dei grimpeur più grandi in assoluto della storia, insieme al lussemburghese Charly Gaul.

E ,come non ricordare la sua presenza fra i tifosi rossoblù a Lugo di Romagna a fianco dell’allora fidanzata montevarchina. Marco quel giorno era in tribuna a palpitare per la squadra di Braglia, tifoso fra tifosi a festeggiare la promozione in C1. Quest’anno il Tour ne onorerà la memoria con l arrivo di Cesenatico. Dove tutto parla ancora di lui, dalla cappella al cimitero aperta per tutti gli sportivi ai luoghi familiari che ne hanno scandito la sua breve ma indimenticabile vita.

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