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Podere Rota. Relazione finale all’inchiesta pubblica. Vadi: “Deludente. Nessuna presa di posizione”

Si è detta delusa Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno, al termine dell’inchiesta pubblica sul progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota. Oggi pomeriggio si è tenuta la relazione finale, illustrata dal presidente Franchi. “Nessun giudizio, nessuna valutazione, nessuna chiara presa di posizione, è stata una relazione deludente”, ha detto il primo cittadino. L’audizione è terminata nel tardo pomeriggio, dopo quattro ore di discussione.
Nel documento conclusivo Alessandro Franchi ha elencato le diverse posizioni esplicate dal Csai, dagli estensori del progetto e dallo studio di impatto ambientale. Sono stati citati anche i soggetti competenti in materia ambientale, coloro che hanno presentato le osservazioni nell’ambito del procedimento autorizzativo, le associazioni del territorio, i rappresentanti del mondo produttivo e i semplici cittadini. Quaranta pagine arricchite dai verbali di ogni singola seduta e dalla documentazione inviata, che saranno presentate alla Regione Toscana la mattina di martedì 18 maggio.
“Ma non compare, nel documento, nessuna chiara valutazione da parte del presidente sulle problematiche evidenziate durante il procedimento – ha spiegato Valentina Vadi -. Sono state messe a confronto le posizioni del proponente e quelle di coloro che si oppongono al progetto di adeguamento volumetrico della discarica. Non c’è un giudizio, come richiesto dalla delibera di giunta regionale, non c’è una valutazione, non c’è una presa di posizione chiara, ma semplicemente una sintesi delle posizioni esposte nel corso di questi tre mesi. La richiesta, fatta a più riprese, di accogliere e fare proprie, nella relazione finale, i rilievi e le indicazioni che Arpat avanza da otto mesi a partire dal rapporto di ispezione ambientale del settembre 2020, non è stata presa in considerazione”, ha aggiunto il sindaco di San Giovanni, che ha ricordato come nei 21 punti che costituiscono la parte centrale della relazione e che sintetizzano le principali criticità emerse nelle audizioni, il presidente dell’inchiesta pubblica si sia limitato a raccomandare e ad invitare il proponente, ma senza prendere una posizione chiara e netta.
“Anche nel merito dell’inquinamento ambientale delle acque sotterranee e della tesi del fondo naturale, che costituiscono il nucleo cogente di tutta la questione – ha proseguito la Vadi – il documento non acquisisce le posizioni di Arpat, ma, dopo aver posto a confronto le considerazioni del proponente e quelle di Arpat, rinvia ogni valutazione all’amministrazione competente”.
Insomma, per il sindaco si è trattato di una relazione finale molto insoddisfacente “che manca di coraggio, a fronte di un territorio intero, il Valdarno, che attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e i suoi cittadini, con forza e con determinazione si oppone al progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota. E che, anche dopo la conclusione di questa inchiesta pubblica, continuerà a farlo con convinzione e senza indugio alcuno”.

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