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Profughi ucraini. Ieri riunione in Prefettura ad Arezzo. Presente anche il Comune di San Giovanni. Le novità

Nella giornata di ieri si è svolto un incontro in videoconferenza tra i Comuni della provincia di Arezzo e la Prefettura sulle modalità di accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra Il Comune di San Giovanni Valdarno vi ha partecipato con il sindaco, Valentina Vadi, l’assessore Nadia Garuglieri, alcuni funzionari dell’ente e il segretario comunale. Sarà la Prefettura, come sempre avviene in questi casi, a coordinare le operazioni di accoglienza, in modo che vengano adottate le stesse direttive e modalità del Governo.
“Il Prefetto, nella riunione di ieri sera, ha sollecitato i comuni a fare una ricognizione delle presenze di cittadini e cittadine ucraine nel per poi segnalarne la presenza alla Prefettura, alla Questura, all’Ufficio di Polizia del territorio, alla Asl, all’Ufficio Scolastico provinciale – ha spiegato il sindaco Vadi – Lo scopo principale è legato alla accoglienza e all’inserimento dei profughi nel programma di protezione temporanea della validità di 1 anno, a fornire assistenza sanitaria e, in caso di presenza di minori, ad inserirli nel percorso educativo e scolastico”. La Prefettura ha spiegato che, per il momento, gli arrivi sul territorio provinciale sono numericamente pochi e tutti riconducibili a rapporti familiari o amicali; è importante che qualsiasi cittadino ucraino presente nel territorio sia segnalato agli enti preposti per l’attivazione dei percorsi di sostegno e di protezione. In caso di ospitalità presso parenti o amici, la segnalazione della presenza consente il rilascio in Questura dei documenti necessari, e in particolare del permesso di protezione della validità di dodici mesi.
Nel caso in cui il profugo ucraino non abbia la possibilità di essere ospitato, l’accoglienza sarà gestita dalla Prefettura attraverso il sistema dei Cas (Centro accoglienza straordinaria). In questo momento non sono consentite iniziative di ospitalità da parte di privati, a parte casi riconducibili a rapporti personali consolidati; allo stato attuale i centri di accoglienza straordinaria sono sufficienti per accogliere i rifugiati ucraini in provincia di Arezzo. Ma la situazione è in divenire, quindi la Prefettura si riserva di valutare la possibilità di ricorrere successivamente, in caso di bisogno, raccogliendo anche la disponibilità dei privati che si sono offerti di ospitare i rifugiati. Ciascun Comune può fin da adesso raccogliere eventuali disponibilità. “A questo scopo – ha detto il sindaco – stiamo predisponendo un indirizzo di posta elettronica comunale al quale potranno essere indirizzate queste disponibilità e che sarà comunicato quanto prima su Comune San Giovanni Valdarno. La Prefettura monitorerà l’evolversi della situazione e darà puntuale comunicazione al territorio. Grazie alla generosità dimostrata da tanti sangiovannesi in questa tragica circostanza”.

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