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Proroga a Publiacqua, sei consiglieri dell’opposizione a Figline Incisa presentano una mozione di sfiducia nei confronti della sindaca Mugnai

Mozione di sfiducia nei confronti della sindaca Giulia Mugnai: a presentarla 6 consiglieri dell’opposizione di Figline Incisa in merito al voto favorevole dato il 4 dicembre scorso dall’amministrazione sulla proroga a Publiacqua fino al 2024 I consiglieri comunali Simone Lombardi (ideaComune), Lorenzo Naimi (Movimento 5 Stelle), Valentina Trambusti (Salvare il Serristori), Roberto Renzi (Forza Italia-Udc), Cristina Simoni (Gruppo Misto) e Clizia Gheri (Alternativa Libera) hanno redatto la mozione perché il via libera alla proroga per la società che gestisce il servizio idrico è stato dato senza essere passato prima da un dibattito in consiglio. “Le azioni del Sindaco Giulia Mugnai in più di un’occasione non sono state in linea con gli indirizzi politici indicati dal Consiglio Comunale attraverso delibere legittimamente approvate- affermano i consiglieri nel documento- nella seduta di Consiglio del 6 giugno 2018 era stata approvata la mozione sulla Gestione del servizio idrico integrato, che aveva come impegno per il Sindaco quello di sottoporre alla discussione e all’approvazione del Consiglio, con sedute aperte ai cittadini, qualsiasi atto relativo a variazioni o decisioni future sulla gestione del servizio idrico integrato. Nella seduta del 29 novembre il Sindaco informava dell’imminente assemblea dei soci di Publiacqua del 4 dicembre, e i consiglieri Naimi, Lombardi, Trambusti, Simoni, Renzi, Sottili richiedevano al Presidente Sarri la convocazione di un Consiglio Comunale Aperto per il 3 dicembre: richiesta formalizzata e verbalizzata alla presenza del Sindaco. Ma il 4 dicembre il delegato del Sindaco Mugnai ha partecipato all’assemblea dei soci di Publiacqua esprimendo voto favorevole alla proroga della concessione alla società per la gestione del servizio. Tale espressione di voto – termina la mozione- non è stata preceduta dall’approvazione del Consiglio Comunale, né è stata preceduta da un Consiglio Aperto in cui poter ascoltare anche il parere dei cittadini in merito.” I firmatari della mozione chiedono di metterla al voto e di discuterla entro il 7 gennaio prossimo.

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